Altri 150, come prevede un progetto del Consiglio federale, arriveranno nella prima metà del 2015
BERNA - La Svizzera, nel quadro di un progetto del Consiglio federale che prevede l'accoglienza di 500 rifugiati vulnerabili, ospiterà probabilmente 350 persone in provenienza dalla Siria entro fine anno. Le altre 150 saranno ammesse per la metà del 2015. Lo ha reso noto il rappresentante elvetico a una conferenza dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) tenutasi oggi a Ginevra.
Il cosiddetto progetto di rilocazione della Confederazione è un elemento centrale delle prestazioni di solidarietà della Svizzera a favore degli sfollati nelle regioni di crisi, si legge in un comunicato odierno dell'Ufficio federale della migrazione (UFM). Altri elementi centrali sono l'aiuto sul posto e la possibilità di beneficiare di agevolazioni temporanee per il rilascio dei visti.
Le persone particolarmente vulnerabili del gruppo di 500 individui che saranno accolte in Svizzera in modo scaglionato sono già state riconosciute quali rifugiati dall'UNHCR. Sinora le persone entrate nella Confederazione in virtù del programma sono 54.
Nell'autunno 2013 la Svizzera ha introdotto agevolamenti per il rilascio di visti a cittadini siriani che hanno parenti nella Confederazione. In virtù di questa decisione, le ambasciate Svizzere nei Paesi confinanti con la Siria hanno rilasciato oltre 3700 visti agevolati. 2947 beneficiari sono già entrati in Svizzera, di cui 2171 vi hanno chiesto asilo e i restanti sono perlopiù ammessi provvisoriamente. A causa della guerra civile, al momento nessuno è allontanato verso la regione.
Oltre a questo, dall'inizio del conflitto la Confederazione è venuta in aiuto alla Siria investendo sul posto 85 milioni di franchi.
Ats