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BERNA - Sono sempre più numerosi in Svizzera i tifosi schedati perché responsabili di atti di violenza nel mondo del calcio e dell'hockey su ghiaccio in patria e all'estero. Alla fine di gennaio nel sistema d'informazione HOOGAN dell'Ufficio federale di polizia (fedpol) erano registrate 1400 persone, rispettivamente 32 e 106 in più rispetto a fine luglio e fine gennaio 2013.
Negli ultimi sei mesi in HOOGAN sono confluiti 154 nuovi nomi e contemporaneamente 122 sono stati cancellati secondo la procedura ordinaria, indica un comunicato odierno di fedpol.
La sezione Tifoseria violenta di fedpol pubblica due volte all'anno le cifre più recenti, di comune accordo con il Servizio centrale svizzero in materia di tifoseria violenta (SZH).
In HOOGAN sono registrate informazioni su persone nei cui confronti sono stati pronunciati divieti di recarsi in un determinato Paese, misure rette dal diritto cantonale (divieti di accedere a un'area, obblighi di presentarsi alla polizia e fermi preventivi di polizia) o divieti di accedere agli stadi. Queste misure dovrebbero consentire di tenere lontani gli hooligan, i tifosi violenti e potenzialmente pericolosi, dagli stadi e dai loro dintorni.
Delle 1400 persone registrate, dodici sono di sesso femminile (invariato rispetto a luglio 2013). Il 72% è correlato al calcio (+1 punto percentuale), e il 28% (-1 punto) al disco su ghiaccio. Il 50% ha tra i 19 e i 24 anni (invariato), il 4% tra i 15 e i 18 anni (-1 punto).
Attualmente sono attivi 863 provvedimenti volti a tenere lontane le persone violente dagli stadi sportivi e dai loro dintorni. Attivi significa che tali provvedimenti sono attualmente in vigore.
I reati commessi con maggiore frequenza sono infrazioni alla legge sugli esplosivi (371 provvedimenti attivi, +74 rispetto a sei mesi fa), sommossa (283, +9), violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari (134, -46), danneggiamenti di oggetti (94, -7) e vie di fatto (51, -6).
Ats
