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BERNA - Non passerà alla storia per gli accordi raggiunti la Conferenza sul clima, che si è conclusa nella serata del 23 novembre a Varsavia. "Non è di fatto stato possibile accordarsi su un avvio da parte di tutti i Paesi dell’elaborazione dei rispettivi impegni di riduzione delle emissioni per il periodo dopo il 2020", indica la Confederazione in una nota. L'opposizione di un gruppo d'interesse, del quale fanno parte tra gli altri Cina, India, Filippine e Venezuela, ha fatto mancare i voti necessari per l'approvazione della proposta.
La delegazione svizzera deplora inoltre il fatto che non si siano registrati progressi nemmeno nell’ambito dei meccanismi di mercato e dell’agricoltura.
Per contro, è stata disciplinata la verifica delle riduzioni di gas serra realizzate su base volontaria dai Paesi in via di sviluppo. Un risultato significativo è l'accordo unanime ottenuto sui metodi di calcolo e di verifica delle emissioni nel settore forestale, settore responsabile del 17 per cento delle emissioni a livello mondiale. La Svizzera ha collaborato in modo determinante all'elaborazione di questa decisione.
