LUCERNAMaximilian, il liceale di 9 anni si racconta

LUCERNA - Un liceale di nove anni. Maximilian Janisch è diventato il bambino più famoso della Svizzera. Il politecnico di Zurigo ha recentemente rifiutato l'iscrizione del fanciullo, nonostante egli abbia seguito i corsi di matematica al liceo Immensee e ottenuto risultati brillanti. Maximilian non ha conseguito la maturità liceale nelle altre materie e quindi la direzione del Politecnico zurighese non ha potuto accettare la sua iscrizione ai corsi di livello universitario.

Il giornale online 20min.ch è andato a trovare nell'istituto liceale il genietto tedesco, che vive con mamma e papà a Meierskappel, nel canton Lucerna.

Max è un bambino ed è decisamente più giovane dei suoi compagni di scuola. In tedesco standard ha raccontato ai microfoni di 20min.ch dei suoi genitori, che vengono dalla Germania, e della sua passione per l'aritmetica, ereditata dal padre, anch'egli matematico. Ed è lo stesso padre a raccontare che Maximilian, già ai tempi dell'asilo si dilettava a risolvere calcoli matematici di addizione leggendo i numeri sulle targhe automobilistiche".

Già dai primi giorni di scuola elementare il piccolo Maximilian ha saputo dimostrare di avere una capacità particolarmente spiccata per la matematica. Dopo tre anni di scuola elementare il piccolo genio è stato, per così dire, promosso al liceo. Al piccolo piace la matematica. La considera una materia vasta, varia e complessa. Ogni giorno Max si spreme le meningi insieme al padre per risolvere problemi matematici complessi. Ma non solo. Il giovanissimo se la cava egregiamente anche con il francese e l'inglese, ma lui le lingue straniere lui le considera soltanto un passatempo.

Durante il suo tempo libero il bambino di nove anni si diverte a giocare con lo smartphone, con un aeroplanino telecomandato o a leggere libri di Walt Disney. "Sono un normale bambino di nove anni" racconta Maximilian, ammettendo di aver perso ormai tutti i contatti con i suoi ex compagni di scuola. I suoi compagni di classe sono molto più grandi di lui, "ma li aiuto volentieri nei compiti di matematica".

Il bambino ammette di aver già immaginato come sarebbe stata la sua vita se avesse seguito gli anni di scuola insieme ai suoi coetanei: "Ma sarei stato sottoutilizzato", ha risposto. Le potenzialità del giovane matematico devono, invece, essere stimolate e sfruttate in pieno. Ed è per questo che i genitori di Maximilian dopo il "no" del politecnico di Zurigo, si stanno informando sulla possibilità di iscrivere il figlio in un altro ateneo.