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SVIZZERADagli USA in vacanza in Svizzera. Al rientro una bolletta da 143mila dollari

18.04.24 - 15:00
Disavvantura, a lieto fine, per un turista arrivato dalla Florida.
20 Min
Fonte 20 Minuten
Dagli USA in vacanza in Svizzera. Al rientro una bolletta da 143mila dollari
Disavvantura, a lieto fine, per un turista arrivato dalla Florida.

BERNA - In tempo di abbonamenti tutto compreso, lo smartphone viene ormai utilizzato in continuazione e senza timore. E spesso, quando si organizza un viaggio all’estero, dopo essersi informati su possibili costi aggiuntivi in base al paese in cui ci si recherà, si parte senza preoccupazioni.

Così ha fatto anche il signor Renè Remund che, dalla sua casa in Florida, prima di partire con direzione Svizzera, si è voluto accertare, presso la propria compagnia T-Mobile che il viaggio fosse coperto. E, dopo aver ricevuto rassicurazioni, Renè - abbonato da anni sempre con la stessa compagnia - si è messo in viaggio.

Lui, originario della Svizzera, insieme alla moglie è così volato in Svizzera lo scorso mese di settembre. L'intenzione, come era già accaduto in passato, era quella di andare a trovare parenti e amici e di visitare diverse località. E come accade durante le vacanze, ha telefonato, usato il cellulare, scattato e inviato foto e scaricato contenuti. Oltre a postare scatti e commenti sui social, descrivendo la bellezza della Svizzera e del tour intrapreso.

La sorpresa vera è però arrivata una volta tornati a casa quando è arrivata la fattura da pagare che ammontava a 143mila dollari.

La reazione iniziale non è stata di shock, come ci si sarebbe potuti aspettare, solo per un semplice motivo. Renè, leggendo velocemente o distrattamente la comunicazione ha infatti pensato che la fattura fosse di 143 dollari e, come ha raccontato, «l'ho considerata un cifra alta visto che mi avevano detto che ero coperto», non sapendo la vera realtà.

Solo qualche giorno dopo si rende conto di quanto accaduto e chiama subito T-Mobile. Alla richiesta di chiarimenti, in un primo momento, non riceve spiegazioni dettagliate se non la conferma che si trattava di un importo decisamente elevato ma giustificato dall'uso frequente dello smartphone e dall'alto numero di giga-byte consumati durante il soggiorno.

A questo punto Renè si rivolge a un avvocato per far valere le proprie ragioni, partendo innanzitutto dal fatto che gli era stata garantita, dalla compagnia, la copertura. A questo punto il difensore scrive una lettera al presidente di T-Mobile, che inizialmente è rimasta senza risposta. Solo quando la pressione dei media locali su T-Mobile è aumentata, la fattura è stata revocata con enorme sollievo da parte di Renè.

Dopo l'accaduto i media hanno poi ricevuto una e-mail dal fornitore di rete in cui si consigliava ai clienti di verificare sempre le caratteristiche di viaggio del loro piano, come il roaming dati internazionale.

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