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LAGO DI COSTANZAAnnullato il recupero del piroscafo Säntis, la colpa è di un cavo d'acciaio strappato

13.04.24 - 19:01
L'operazione era in programma per il 17 aprile, ma ora è tutto rimandato. Il Säntis rimane sul fondo del lago, almeno fino all'estate.
Romanshorn Ship Salvage Association/20 Min
Fonte Aargauer zeitung
Annullato il recupero del piroscafo Säntis, la colpa è di un cavo d'acciaio strappato
L'operazione era in programma per il 17 aprile, ma ora è tutto rimandato. Il Säntis rimane sul fondo del lago, almeno fino all'estate.

ROMANSHORN - Era quasi tutto pronto per l'operazione di recupero del "Säntis", il piroscafo affondato al largo di Romanshorn, sul Lago di Costanza, nel 1933. Era stato programmato per il 17 aprile, ma ora a causa della rottura di un cavo d'acciaio, affondato sul relitto a 200 metri di profondità, è tutto da rimandare. Non solo. Stando all'Aargauer Zeitung anche uno dei due droni subacquei ha subito danni irreparabili. «Il sensore è compromesso - ha detto Silvan Paganini, della Romanshorn Ship Salvage Association, a capo dell'impresa - Non saremo in grado di ripararlo durante il fine settimana, il che ci mette in ritardo rispetto alla tabella di marcia».

Intanto, il tempo scorre - Il Cantone di Turgovia ha infatti concesso all'Associazione fino al 30 aprile per portare a termine le operazioni di recupero. D'altro canto, rischiano di esaurirsi anche le risorse finanziarie dell'associazione.

L'Associazione si dice comunque fiduciosa: confida infatti che «possa essere realizzato nei prossimi mesi». Le cime ausiliare poste sotto la nave sono già state tirate con successo. Quel che c'è da sistemare sono il drone subacqueo e le cime, da districare.

Paganini preferisce però non sbilanciarsi. «Continuiamo a lavorare e siamo convinti che riusciremo a recuperalo nei prossimi mesi», ha dichiarato al quotidiano.

La storia - Il piroscafo Säntis era affondato il 4 maggio del 1933, per motivi di costo. Allora la sua modernizzazione era troppo onerosa. Silvan Paganini è al lavoro per il suo recupero da circa un anno e mezzo e, con questo scopo, ha fondato l'associazione Romanshorn Ship Salvage Association. Grazie al crowdfunding, ha potuto raccogliere oltre 260mila franchi.

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