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SVIZZERAQuei matrimoni fra minorenni registrati in Svizzera

12.03.24 - 10:52
I casi segnalati all'interno di famiglie musulmane, cristiane ortodosse e indù. E intanto il Consiglio federale inasprisce il contrasto.
Foto Deposit
Fonte TAGES-ANZEIGER/ATS
Quei matrimoni fra minorenni registrati in Svizzera
I casi segnalati all'interno di famiglie musulmane, cristiane ortodosse e indù. E intanto il Consiglio federale inasprisce il contrasto.

ZURIGO - Trecentoquarantaquattro matrimoni forzati e di questi centotrentasei contratti fra minori. È quello che denuncia il Centro matrimoni forzati. Il dato arriva dalle segnalazioni di questo genere di unioni contate nel 2022 (i numeri del 2023 si conosceranno alla fine di questo mese) e lo stesso centro parla di numeri in aumento. Il tema è riportato alla luce dal Tages-Anzeiger, che sottolinea come questo fenomeno riguarda soprattutto famiglie conservatrici musulmane, cristiane ortodosse o indù.

La casistica comprende sia i matrimoni forzati celebrati da un imam nell'ambito di cerimonie islamiche come il nikah, sia quelle «in cui i minori si sono sposati all'estero e hanno dato il loro consenso». Attualmente, in Svizzera, i matrimoni fra minorenni sono automaticamente validi «se sono stati contratti all'estero e se gli sposi sono già adulti quando registrano il matrimonio presso le autorità. In gergo tecnico, si dice che il matrimonio è stato "curato"» scrive il Tages.

Markus Stoll, responsabile del dipartimento di stato civile del Cantone di Zurigo, al quotidiano zurighese porta un esempio molto chiaro: «Se un bambino si sposa in Afghanistan all'età di 14 anni, poi viene in Svizzera e il matrimonio ci viene comunicato all'età di 18 anni, il matrimonio viene automaticamente considerato sanato. E da quel momento in poi è legalmente valido». Il problema è che molti aggirano deliberatamente la legge.

Ma anche la registrazione di un matrimonio in giovane età può portare a un matrimonio legalmente valido in Svizzera, riporta sempre il Tages. «I coniugi, che sono ancora minorenni, devono poi testimoniare in tribunale se desiderano mantenere il loro matrimonio. Se sono d'accordo, il tribunale spesso decide di riconoscere il matrimonio, nonostante la minore età». Le organizzazioni che si occupano di queste persone sono particolarmente critiche nei confronti di questa cosiddetta "ponderazione degli interessi". Anu Sivaganesan, del Forced Marriage Centre, afferma: «Anche gli adulti che sono stati costretti a sposarsi trovano difficile affrontare le loro famiglie in tribunale e dire che non vogliono che il matrimonio continui».

Nuovo progetto di legge: in futuro, i matrimoni potranno essere dichiarati nulli da un tribunale fino ai 25 anni di un coniuge che ha contratto matrimonio da minorenne - Attualmente, la causa di nullità dei matrimoni con minorenni decade quando il coniuge minore compie 18 anni. Con le modifiche di legge adottate oggi, il termine della sanatoria sarà posticipato al compimento dei 25 anni affinché i diretti interessati e le autorità abbiano più tempo per far dichiarare nullo il matrimonio. Stando ad alcune modifiche apportate dai "senatori" al progetto, che ricalcano in buona parte le intenzioni del Consiglio federale, «il giudice dichiara nullo il matrimonio se uno dei coniugi era minorenne al momento della celebrazione e non ha ancora compiuto il venticinquesimo anno di età nel momento in cui è promossa l’azione di nullità».

L'unione è tuttavia valida se il coniuge in questione «è ancora minorenne e il giudice giunge alla conclusione che interessi preponderanti dello stesso impongono il proseguimento del matrimonio oppure è divenuto maggiorenne e il giudice giunge alla conclusione che esprima la sua libera volontà di mantenere il vincolo coniugale». Tali eccezioni valgono anche per le unioni domestiche registrate. La Camera dei cantoni si è anche a favore di una modifica del Codice penale che consentirà di sanzionare i matrimoni forzati a prescindere che si tratti di unioni civili o religiose. Attualmente, per casi come questi possono essere inflitte pene pecuniarie o fino a cinque anni di reclusione. È punibile anche chi commette il reato all’estero se si trova in Svizzera e non è estradato.

Le critiche per le eccezioni ammesse - E le critiche delle organizzazioni che si occupano della materia, puntano il dito contro il fatto che il nuovo disegno di legge ammette delle eccezioni. Il nuovo disegno di legge non prevede che «i matrimoni di minori non possano più essere riconosciuti»: «In particolare, sarebbe ancora possibile per i sedicenni che vivono in Svizzera e che sono già legalmente sposati, se il matrimonio è stato contratto all'estero prima che uno dei due partner si trasferisse in Svizzera e se viene registrato solo quando entrambi i partner hanno più di 16 anni e se i minori testimoniano in tribunale di voler rimanere sposati».

Il tema anima il dibattito politico: Daniel Jositsch è membro del PS del Consiglio degli Stati e presidente della commissione. Egli afferma: «Una soluzione rigida non rende giustizia alle varie costellazioni di matrimoni di minorenni. Se qualcuno si sposa legalmente in uno Stato di diritto, la Svizzera deve accettarlo, anche se la coppia non ha ancora 18 anni».

L'Ufficio del Difensore civico svizzero per i diritti dei minori - L'Ufficio del Difensore civico svizzero per i diritti dei minori, per voce di Corina Ringli, ha affermato che «l'esperienza ha dimostrato che la pressione esercitata dalle famiglie rende difficile la libera espressione delle opinioni in tribunale». Le cifre sembrano darle ragione: «Tra il 2013 e il 2017, 226 matrimoni di minorenni sono stati indagati per conto del governo federale, 12 sono andati in tribunale, di cui solo 2 sono stati dichiarati non validi».

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