Cerca e trova immobili

GINEVRA«Bisogna porre fine all'età delle armi»

03.02.24 - 20:00
Duemila persone hanno manifestato oggi a Ginevra in favore della Palestina. Tra loro vi era anche il leader di LFI Jean-Luc Mélenchon.
keystone-sda.ch (MARTIAL TREZZINI)
Fonte ats / Le Temps
«Bisogna porre fine all'età delle armi»
Duemila persone hanno manifestato oggi a Ginevra in favore della Palestina. Tra loro vi era anche il leader di LFI Jean-Luc Mélenchon.

GINEVRA - Nuova manifestazione oggi pomeriggio a Ginevra a sostegno del popolo palestinese. Vi hanno partecipato tra le 1'500 e le 2'000 persone, tra cui leader di La France Insoumise (LFI) Jean-Luc Mélenchon.

La sua presenza era stata annunciata ieri da "Le Temps". E la figura di spicco della sinistra radicale francese era effettivamente presente intorno alle 15.00 davanti al Palais Wilson, la sede dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Mélenchon era accompagnato da diversi altri membri di LFI, le cui sezioni nella vicina Francia hanno sostenuto la manifestazione, insieme a varie altre organizzazioni, sindacati e gruppi di sostegno alla Palestina.

Partendo dal Palais Wilson, i manifestanti hanno marciato fino alla Place des Nations, di fronte alla sede delle Nazioni Unite, sventolando bandiere e scandendo slogan a favore della Palestina. La marcia - a cui hanno partecipato 1'400 persone secondo la polizia, 2'000 secondo Keystone-ATS - si è svolta senza intoppi.

I vari oratori - sia francesi che svizzeri - hanno chiesto «un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza», «la fine del regime di apartheid», «la fine del genocidio del popolo palestinese» e «la fine della colonizzazione della Cisgiordania».

Mélenchon è stato l'ultimo a prendere la parola. Dando le spalle alla famosa "sedia rotta" sulla Place des Nations, ha ringraziato l'ONU, e in particolare il suo segretario generale Antonio Guterres, per i suoi sforzi per «fermare il massacro». «Grazie al cielo abbiamo le Nazioni Unite - ha aggiunto-, altrimenti ci sarebbe solo la barbarie».

Arringando la folla, il leader di LFI ha sostenuto che è «nostro dovere di esseri umani protestare, gridare e chiedere un cessate il fuoco». Egli ha poi invitato «i potenti che ci governano» a rispettare il diritto internazionale e a «porre fine all'età delle armi».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Ciulindo.47 2 mesi fa su tio
Finché si manifesta sventolando bandiere di stati nazionali non si pone fine “all’età delle armi”. Imparate dai movimenti come: “Occupy Wall Streed”, “Banlieusards”, “Let it rot” et similia. Tutti movimenti privi di leader, simboli o bandiere...

Nolema 2 mesi fa su tio
Lasciateli scannare tra di loro senza rompere i maroni all'intero mondo 🤬🤬🤬🤬

Perro 2 mesi fa su tio
Hai ragione Lukystrike purtroppo ancora troppi da noi ed in europa in generale hanno subito un lavaggio del cervello che non gli permette di ragionare in modo obiettivo e vedremo come andrà a finire, comunque male.

Lukystrike 2 mesi fa su tio
La fine del genocidio israeliano verso il popolo palestinese finirà quando gli americani smetteranno di sostenerli

Lukystrike 2 mesi fa su tio
Gli americani ci stanno veramente portando ad una Guerra tutti quanti se continuano a bombardare in medio oriente Cina e Russia purtroppo non staranno a guardare

Lukystrike 2 mesi fa su tio
Giusto manifestare per la Palestina, NON PER HAMAS, ma per il popolo Palestinese che soffre e che muore grazie alle bombe 💣 americoistraeliane, forse sarebbe ora che gli ameriCANI la smettessero di porre veti all’onu, e di lasciar votare una mozione che riconosca lo stato Palestinese e che imponga la fine del genocidio israeliano e americano

Lo stolto errante 2 mesi fa su tio
Sin da piccolo mi chiedo come possa l’uomo aver avuto il coraggio di nominarsi sapiens… evidentemente le armi, la corsa ha chi le ha più grandi e distruttive sono prassi sdoganate in nome della sicurezza… la più grande fesseria mai raccontata per giustificare un economia fallimentare basata sulla borsa, che specula sulla vita in tutti i sensi. ma soprattutto la storia non ha insegnato niente a questo popolo viziato dagli agi tanto da fregarsene degli altri, un mondo di furbi (e neanche tanto per dirla tutta), ma non abbastanza intelligenti da capire cosa crei questa necessità di armi. Il giorno in cui l’uomo potrà fregiarsi della nomea sapiens sarà il giorno in cui l’ultima arma sarà distrutta. Al momento è solo homo belligerantium egoist.
NOTIZIE PIÙ LETTE