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ZURIGOStress addio, sviluppata una sostanza che dovrebbe combatterlo

22.01.24 - 14:15
Ad averla sviluppata sono i ricercatori dell'ETH di Zurigo. Per la sua applicazione ci vorranno però anni.
Depositphotos
Fonte Ats
Stress addio, sviluppata una sostanza che dovrebbe combatterlo
Ad averla sviluppata sono i ricercatori dell'ETH di Zurigo. Per la sua applicazione ci vorranno però anni.

ZURIGO - Ricercatori dell'ETH di Zurigo hanno sviluppato una sostanza che dovrebbe combattere le reazioni allo stress in modo mirato e senza effetti collaterali. Si potrebbe trattare di un importante passo avanti rispetto al farmaco attualmente in uso, ma per la sua applicazione pratica ci vorranno ancora diversi anni.

Finora le reazioni malsane allo stress vengono trattate con un farmaco, originariamente sviluppato come abortivo, che ha numerosi effetti collaterali indesiderati, scrive oggi in una nota il Politecnico federale di Zurigo (ETH).

La cura dello stress cronico si concentra perciò quindi quasi esclusivamente sui sintomi più gravi, come malattie cardiovascolari, lo sviluppo della depressione e l'obesità.

Elimina l'interruttore dello stress - I ricercatori dell'ETH hanno ora sviluppato un principio attivo che ha un effetto più mirato contro le reazioni di stress nell'organismo. In colture cellulari e in modelli animali, questa sostanza ha eliminato il cosiddetto recettore dei glucocorticoidi, che a sua volta funge da interruttore per la reazione dell'organismo all'ormone dello stress, il cortisolo. I risultati dei test sono pubblicati sulla rivista "Nature Communications".

Quando il cortisolo si lega al nuovo principio attivo, vengono attivati i geni responsabili della risposta allo stress, scrive l'ETH. A differenza del farmaco abortivo, il nuovo principio attivo agisce quasi esclusivamente sul recettore dei glucocorticoidi.

Secondo il Politecnico di Zurigo, in futuro le malattie legate allo stress potrebbero essere trattate in modo molto più specifico e con minori effetti collaterali. Tuttavia, prima di poterlo utilizzare nell'uomo, i ricercatori devono capire i dettagli della modalità d'azione della molecola.

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