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SVIZZERACondannata la donna ucraina che si spacciava per dottoressa

10.11.23 - 18:30
La 43enne aveva ottenuto il riconoscimento del diploma da parte dell'Ufficio federale della sanità pubblica.
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Fonte Tages-Anzeiger
Condannata la donna ucraina che si spacciava per dottoressa
La 43enne aveva ottenuto il riconoscimento del diploma da parte dell'Ufficio federale della sanità pubblica.

ZURIGO - La "finta" dottoressa ucraina che lavorava senza possedere alcun diploma è stata condannata dal Ministero Pubblico di Argovia per falsificazione multipla di documenti. La donna dovrà pagare una multa di 120 rate giornaliere di 80 franchi ciascuna. Oltre ai 9'600 franchi dovrà risarcire anche 2'000 franchi di multa e le spese del processo che ammontano a circa 2'000 franchi. La notizia è stata data dal Tages-Anzeiger. 

Ma come ha fatto la 43enne a raggirare l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) senza alcun diploma? L'inganno è stato smascherato in Germania dove la donna ha lavorato per mesi in una clinica sanitaria a Waldshut-Tiengen, una cittadina tedesca al confine con la Svizzera. Dopo la denuncia della procura di Waldshut-Tiengen la 43enne ha cercato lavoro come medico a Zurigo e in altri cantoni utilizzando documenti falsi.

Nell'ottobre 2022 la donna ha ottenuto l’autenticazione presso l'ufficio comunale di Zurigo di un certificato falso del Ministero della sanità italiano. Il certificato confermava la conformità dei suoi presunti studi di medicina presso l'Università di Salerno.

In seguito la 43enne è riuscita a ingannare anche l'Ufficio federale della sanità pubblica. Il UFSP ha riconosciuto il diploma da lei presentato e l'ha inserita nell'albo ufficiale delle professioni mediche. Nell'elenco UFSP il nome della donna è rimasto per almeno un mese. È proprio questo registro che dovrebbe consentire ai clienti di verificare la certificazione dei propri medici.

Il UFSP non ha voluto spiegare al Tages-Anzeiger perché i documenti presentati non sono stati controllati. Il UFSP ha presentato una denuncia nel marzo 2023, che ora ha portato all’ordine di sanzione.

«L'imputato non ha mai partecipato all'esame federale di medicina», recita l’ordinanza penale. «Il Ministero della Salute italiano a Roma non ha mai rilasciato all'imputato un certificato di conformità alle direttive comunitarie. L'imputato inoltre non era iscritto all'Università di Salerno». 

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