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SVIZZERASwiss Medtech respinge le accuse

31.10.23 - 16:29
L’associazione risponde all’inchiesta delle testate del gruppo Tamedia: «Le tariffe non lasciano margini a prezzi di acquisto esorbitanti».
IMAGO/Karsten Eggert
Fonte Swiss Medtech
Swiss Medtech respinge le accuse
L’associazione risponde all’inchiesta delle testate del gruppo Tamedia: «Le tariffe non lasciano margini a prezzi di acquisto esorbitanti».

BERNA - «Nessun produttore di pace-maker ha un potere di mercato che gli consenta di imporre i prezzi». Swiss Medtech, l'associazione nazionale di categoria del settore delle tecnologie mediche e biomediche, risponde all’inchiesta del team di ricerca del gruppo editoriale Tamedia sui costi che vengono applicati ai dispositivi elettromedicali acquistati dagli ospedali svizzeri.

«Swiss Medtech respinge fermamente le accuse generalizzate di prezzi esorbitanti dei prodotti medtech - scrive in un comunicato - Le tariffe approvate dal Consiglio federale e dai Governi cantonali per le prestazioni coperte dalla cassa malati di ambulatori medici e ospedali non lasciano margini a prezzi di acquisto sistematicamente esorbitanti».
Il mercato, secondo Swiss Medtech, è altamente competitivo. «Siamo a favore della concorrenza e quindi di prezzi negoziati duramente ma in modo leale.

Complessivamente esistono circa 500’000 dispositivi medici diversi. «Ogni anno milioni di persone usufruiscono in tutto il mondo di dispositivi medici. Salvano vite, alleviano sofferenze, vengono utilizzati per diagnosticare e trattare malattie e per migliorare la qualità della vita. È questo ciò che rappresenta il medtech svizzero». L’associazione di categoria Swiss Medtech considera importante «una discussione oggettiva e aperta su tariffe, prezzi e prestazioni nel settore sanitario. Gli articoli sensazionalistici e denigratori di un intero settore con finalità ingiuriose sono ormai all’ordine del giorno».

La storia pubblicata da Tamedia su presunti dispositivi medici venduti a prezzi sistematicamente esorbitanti «è stata generalizzata partendo da alcuni singoli casi del passato e presentata in modo confusionario».

Swiss Medtech aggiunge alcune precisazioni:

I medici, gli ospedali e altri fornitori di servizi in ambito medico sono tenuti a calcolare le prestazioni mediche coperte dalla cassa malati solo a tariffe approvate pubblicamente, indipendentemente che si tratti di servizi ambulatoriali o in reparto. I fornitori di servizi negoziano i prezzi di acquisto con i produttori o fornitori o uffici acquisti centralizzati, qualora questi non siano definiti dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) come per i medicamenti, le analisi di laboratorio o i prodotti dell’Elenco dei mezzi e degli apparecchi.

I pace-maker impiantati in reparto in ospedale vengono indennizzati con un rimborso forfettario. Il cantone di residenza del o della paziente paga il 55 percento, mentre l’assicuratore malattia si fa carico del rimanente 45 percento. Il prezzo pagato dall’ospedale per il pace-maker e tutti gli altri costi sono compresi nel rimborso forfettario. Le differenze di prezzo non vanno a carico di coloro che pagano i premi, come dicono certe voci.
Gli assicuratori malattie sono tenuti a indennizzare, a carico dell’assicurazione di base, solo prestazioni efficaci, adeguate ed economiche. Gestiscono verifiche di economicità e chiedono ai fornitori di prestazioni la restituzione di denaro nel caso in cui questi generino costi elevati non convenienti. In questo controllo rientrano soprattutto anche i pace-maker impiantati a livello ambulatoriale.

Nessun produttore di pace-maker ha un potere di mercato che gli consenta di imporre i prezzi. Il mercato è altamente competitivo. Anche i prezzi di dispositivi medici innovativi inizialmente costosi scendono sotto la pressione del mercato.

Per quanto riguarda il comportamento generale, Swiss Medtech dispone sin dall’inizio dell'estate 2017 di un Codice etico e quindi di regole comportamentali vincolanti e concrete per i loro soci. Il Codice prevede anche un divieto di donazioni e supporti finanziari diretti ai professionisti sanitari. Secondo le disposizioni del Codice la formazione medica può essere incentivata da supporti per la formazione destinati alle organizzazioni sanitarie. I supporti per attività formative devono essere pubblicati.

Swiss Medtech riconosce la pressione dei costi e si adopera quindi con maggiore energia per rispondere all’intento originale della Legge sull’assicurazione malattia, ovvero mantenere o consentire, con un impegno efficiente degli strumenti disponibili, il miglior livello di salute possibile. Gli articoli sensazionalistici comportano il rischio di eccessiva regolamentazione. Prima di aggiungere norme, vanno applicate le leggi esistenti.

 

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COMMENTI
 

Voilà 6 mesi fa su tio
L'Ente Ospedaliero ha ricevuto un ristorno dalle associate della Swiss Medtech di quasi 200'000 Fr., destinati alla ricerca, cio' significa che i prezzi maggiorati, o parte di essi, servono poi alla ricerca. Quindi il cittadino, tramite tasse e premi di cassa malati, finanzia inconsapevolmente la ricerca. Con questo sistema anche cliniche private e specialisti di vari rami incasseranno la loro parte.

Voilà 6 mesi fa su tio
Di norma un'azienda presenta un listino prezzi che vale per tutti, al massimo ci sono sconti per quantità... Trattandosi di alta tecnologia va bene che il prezzo all'inizio sia più alto,ma sempre uguale per tutti. Se Ospedali e cliniche ci fanno la cresta tocca alle casse malati denunciarli, hanno in mano tutte le fatture.

WhatwrongCH 6 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
Voilà hai pienamente ragione, su tutta la linea. Questi raggiri sono furti legalizzati. Mi chiedo se mister prezzi (Stefan Meierhans ) abbia una responsabilità in merito, una responsabilità etica-deontologica-economica?

Voilà 6 mesi fa su tio
Nel consiglio d'amministrazione di SWISS MEDTECH Damian Müller Conseiller aux États, PLR, Lucerne SWISS MEDTECH - Association Suisse de la Technologie Médicale Féderation des médecins suisse Intergroupe parlementaire médecine pédiatrique Féderation des médecins suisse E altri 19 Poi ci sono tutte le associate di SWISS MEDTECH con i loro consigli d'amministrazione.

Se7en 6 mesi fa su tio
…. si certo, i soliti blablabla, se è emerso che un pace-maker costa CHF 500 e in Ticino viene venduto a CHF 12’900 mentre in altri Cantoni lo fanno pagare CHF 2’200 e in media dai CHF 4-5’000 qualcosa vorrà pur dire …! Il discorso è che qui ne approfittano, (ci mangiano alla grande), perché sanno che il 55% lo paga il Cantone e il restante 45% la CM…! Ma il vero problema è che anche In tutti gli altri Cantoni, funziona allo stesso modo, ma il pace-maker, costa la metà e in altri Cantoni, sei volte di meno..! Quindi?! 🤮

Voilà 6 mesi fa su tio
Se il costo del pacemaker va nel forfait della diaria, chi paga la differenza? Magari i Cantoni con i mandati di prestazione?

Voilà 6 mesi fa su tio
E già, qui non bisogna regolamentare troppo, regolamentiamo i cittadini limitando le prestazioni.

Voilà 6 mesi fa su tio
Gli associati di Swiss Medtech sono Buoni ed altruisti.... La loro missione è salvare vite, alleviare sofferenze ed adoperarsi per migliorare la qualità della vita...

tschädere 6 mesi fa su tio
naturalmente e tutto falso quello che hanno indagato quelli dello tagesanzeiger.ma voi politici credete tutto quello che i alti impiegati a berna vi dicono.svegliatevi prima che succeda come in medio oriente.i vasi sono stracolmi

Equalizer 6 mesi fa su tio
In queste righe della risposta è concentrato e confermato tutto il magna magna del settore, lobbisti, politici e medici. Le tariffe approvate dal Consiglio federale e dai Governi cantonali per le prestazioni coperte dalla cassa malati di ambulatori medici e ospedali non lasciano margini a prezzi di acquisto sistematicamente esorbitanti

Granzio 6 mesi fa su tio
Swiss Medtech e la SUPERC. ,AZZOLA DEL MESE 😂😂

RV50 6 mesi fa su tio
Vi state parando il fondo schiena , non credo che un'inchiesta di tale proporzioni venga alterata e con che motivo , voi vi state arrampicando sui vetri per difendere i vostri loschi interessi e il nostro governa sta li a guardare senza metterci bocca , troppi gli interessi di politici a Berna ladri in giacca e cravatta e il popolino paga

Webster 6 mesi fa su tio
Risposta a RV50
Se all'inizio dello scorso secolo chi faceva politica lo faceva per il bene del Paese e nell'interesse del cittadino oggi chi fà politica lo fà per netrare nei consigli di amministrazione e se ne frega di tutto il resto!
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