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Quando i genitori non vanno d'accordo, c'è la stazione di Zurigo Un tempo, SOS Bahnhofhilfe si occupava di offrire assistenza a persone con difficoltà. Ora, aiuta anche i genitori separati.
ZURIGO - Non tutti lo sanno, ma in stazione centrale a Zurigo, al primo piano in ufficio piccolo e piuttosto nascosto, esiste un posto dove i genitori separati, reticenti a incontrarsi, possono lasciare il proprio figlio in attesa che venga ritirato dall'altro genitore pochi istanti dopo. Si tratta dell'SOS Bahnhofhilfe, uno spazio nato oramai 140 anni fa per offrire assistenza alle persone affette da disabilità e che, negli ultimi tempi, si è adeguato alle esigenze della società, diventando un punto d'appoggio per quei genitori, separati e distanti, non intenzionati a relazionarsi con il proprio ex.
Le richieste di questo tipo di servizio, dicevamo, sono in aumento. Nel 2023 Bahnhofhilfe è stata costretta a rifiutare per la prima volta delle richieste. «Non possiamo assumere più di 15 mandati», spiega a 20minuten la direttrice Sabine Bertschinger. Un'attività che, per giunta, non fa parte delle competenze originarie dell'ente. Qui infatti, più che altro, vengono prese a carico le richieste di persone con disabilità fisiche. Anche la stazione di Chiasso dispone di un servizio di aiuto simile, ma la consegna dei bambini non rientra però nelle mansioni dei dipendenti.
Domanda aumentata
Quando Sabine Bertschinger ha iniziato nel 2008, «i passaggi di bambini erano rari, forse uno al mese», dice. Ufficialmente, Bahnhofhilfe non li offriva. Ma ogni tanto c'era qualche richiesta. «E poi lo facevamo in modo informale, per buona volontà». Negli anni successivi, il numero di richieste è aumentato costantemente. «Nel 2016 abbiamo dovuto istituzionalizzare l'offerta perché erano davvero tante», spiega Sabine Bertschinger. È stato creato un modulo con i dati personali e sono state introdotte delle regole. I genitori devono presentarsi in orario, per un costo di 20 franchi. Il resto dei servizi offerti da Bahnhofhilfe sono gratuiti. Bahnhofhilfe si riserva il diritto di annullare unilateralmente un ordine se la consegna è troppo impegnativa.
A volte i genitori non si presentano
A volte sono casi semplici. Altri più complicati. La direttrice racconta del caso «una madre che ha paura del padre del proprio figlio e a cui è consentito incontrarla». In questo caso si segue l'istruzione del centro di accoglienza femminile, spiega. Il padre viene prima e aspetta nella stanza finché la madre non accompagna la figlia al bancone. La madre se ne va immediatamente; ha cinque minuti per lasciare il locale. Poi Sabine Bertschinger apre la porta. Padre e figlia possono andare. Ci sono poi bambini che si aggrappano piangendo alla madre perché non vogliono incontrare il padre: «Se ciò accade più volte, parliamo con l'assistente o con il Kebs», dice Bertschinger. La consegna dei figli è spesso associata a incidenti imprevisti. Ad esempio, un padre annulla con un preavviso così breve che l'addetto alla stazione ferroviaria può semplicemente informare la madre. A volte succede che la madre stia lì, il bambino aspetti e il padre semplicemente non venga.
Rapporti tesi tra genitori e non solo
Sabine Bertschinger afferma di poter rispondere solo alla sua personale percezione del motivo per cui la richiesta di passaggi di consegne di bambini è aumentata così tanto. Una delle ragioni è sicuramente che l'offerta è più conosciuta oggi che in passato. «In passato c'erano casi simili, ma se ne parlava meno». Ma nota anche che il clima sociale è diventato più aggressivo e nervoso, non solo tra i genitori che si separano. Le persone sono diventate più ostili.
