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SAN GALLO«Io, violentata da un prete nella sua auto quando avevo 10 anni»

14.09.23 - 08:37
Vreni Peterer, 62 anni, è riuscita dopo più di 50 anni a parlare di ciò che le è accaduto: «Mi accompagnerà per tutta la vita»
20Minuten
Fonte 20Minuten
«Io, violentata da un prete nella sua auto quando avevo 10 anni»
Vreni Peterer, 62 anni, è riuscita dopo più di 50 anni a parlare di ciò che le è accaduto: «Mi accompagnerà per tutta la vita»

SAN GALLO - Ha deciso di partecipare alla conferenza stampa che la diocesi di San Gallo ha indetto per commentare lo studio sugli abusi emersi nella Chiesa cattolica svizzera e ha voluto raccontare la sua storia.

Oggi Vreni Peterer ha 62 anni, ma quando un prete la violentò di anni ne aveva dieci. «Ha abusato di me nella sua auto» ha raccontato al quotidiano 20Minuten. La donna per più di 50 anni non è mai riuscita a parlare di quello che le era accaduto. Poi un giorno, «era il 4 luglio 2018», sul lettino dello psicoanalista venne fuori quella drammatica vicenda: «È stato lì che ho capito per la prima volta che il prete era il problema della mia condizione di stress e di malessere interiore».

Vreni decide così di andare a raccontare tutto alla commissione che nella diocesi di San Gallo si occupa di abusi sessuali, spiegando quanto fosse stato difficile tenersi dentro il suo dramma. Ma è stata anche la vergogna a impedirle di parlarne fino a oggi. «Quella brutta sensazione mi accompagnerà per tutta la vita», ha confidato alla cronista di 20Minuten.

Il sacerdote in questione aveva abusato anche di altri bambini: nella parrocchia da cui proveniva si rese protagonista di atti che gli costarono una condanna a quattro mesi di prigione con la condizionale, secondo Vreni «perché si avvicinava troppo alle ragazze durante le lezioni di educazione religiosa». Dopo un anno di"esilio", venne trasferito nella parrocchia a cui apparteneva all'epoca la famiglia di Vreni. «È stato un classico caso di insabbiamento. Se fosse stato tolto dalla circolazione in quel momento, si sarebbero potuti evitare altri atti», ha detto.

Per la violenza sessuale di cui è stata oggetto, Vreni ottenne un risarcimento. «Avrei anche accettato simbolicamente 50 centesimi, quello che mi importava era che venissi riconosciuta dai vertici ecclesiali come vittima di abusi».

All'inizio non era riuscita ad accettare il"denaro sporco", come lo ha definito. Alla fine, per il bene della sua famiglia, ha deciso di accettare il risarcimento e di intraprendere un percorso di cura con l'ippoterapia. Oggi si sente più forte e nonostante tutto non ha mai perso la fede.

«Immagino Dio con un grande mantello protettivo. Sotto di esso ci sono tutti i bambini abusati e lui piange insieme a loro. Penso che nemmeno lui può capire il perché le persone facciano queste cose».  

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