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CAMERE FEDERALIIl caso Ruag e i Leopard 1 sotto la lente delle Camere federali

10.08.23 - 08:19
La vicenda che ha portato alle dimissioni della CEO Brigitte Beck saranno discusse a settembre durante la sessione autunnale.
Imago
Fonte ats
Il caso Ruag e i Leopard 1 sotto la lente delle Camere federali
La vicenda che ha portato alle dimissioni della CEO Brigitte Beck saranno discusse a settembre durante la sessione autunnale.

BERNA - In settembre le Camere federali esamineranno la vicenda di Brigitte Beck, CEO di Ruag MRO Holding, che lunedì ha annunciato le sue dimissioni. La sottocommissione della gestione del Consiglio degli Stati studierà i fatti che hanno portato alla sua partenza, afferma il "senatore" Charles Juillard (Centro/JU).

«In particolare, sarà necessario scoprire perché Ruag ha acquistato dei Leopard 1 dall'Italia, quando questo tipo di carro armato non è mai stato utilizzato dall'esercito svizzero, che ha sempre usato la versione Leopard 2», spiega il vicepresidente dell'Alleanza del Centro in un'intervista al quotidiano friburghese La Liberté.

La decisione di Brigitte Beck di lasciare Ruag MRO Holding è stata motivata dalle polemiche sulle sue dichiarazioni in merito alle esportazioni di armi svizzere in Ucraina. In un'intervista rilasciata ad aprile ai giornali dell'editore CH Media, Beck ha criticato la politica di neutralità della Svizzera.

I risultati di un'indagine interna condotta dal consiglio di amministrazione di Ruag MRO non hanno rivelato «alcun reato o infrazione» da parte di Beck. Secondo Juillard, la CEO è stata penalizzata «non per la sua condotta aziendale ma per una questione politica».
 
 

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COMMENTI
 

tschädere 8 mesi fa su tio
per me il caso e semplice.questi leo 1,non sono mai stati importati in svizzera.vuole dire possono essere trasportati direttamente anche in ucraina senza compromettere la neutralita.

tartux 8 mesi fa su tio
Risposta a tschädere
Non è così semplice le aziende svizzere non possono per legge inviare armi a paesi in conflitto, ergo anche se quelle armi non sono mai state pensate o arrivate in avizzera non possono essere vendute all'Ucraina. A parte che sarebbe una violazione chiara della Neutralità per come la usaomo fin'ora non stiamo a pensare per un necondo che le nostre aziene belliche lo farebbero per salvare l'Ucraina o diritti democratici o per la vita delle persone... lo fanno per guadagnare dindini, se non ci fossero sanzioni e non sarebbe controproduttivo a livello di immagine non ci penserebbero due secondi a far pressioni per vendere anche alla Russia.

tschädere 8 mesi fa su tio
allora bisogna indagare il da farsi di certi politici.
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