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GINEVRAQuest'anno per le vacanze si resta in Svizzera

25.05.23 - 09:00
Tcs ha realizzato una serie di sondaggi il cui risultato indica che il 50% della popolazione non uscirà dai confini quest'anno per le ferie
Depositphotos (MikeNG)
Quest'anno per le vacanze si resta in Svizzera
Tcs ha realizzato una serie di sondaggi il cui risultato indica che il 50% della popolazione non uscirà dai confini quest'anno per le ferie

VERNIER - Più vicino a casa e meno all'estero. Nonostante si possa ormai viaggiare nuovamente senza problemi, nell'anno post-pandemia le abitudini acquisite durante il virus non sono cambiate molto. Stando al barometro Tcs, infatti, il 50% degli svizzeri prevede di trascorrere le vacanze all'interno dei confini elvetici. Tuttavia, le decisioni prese quest'anno non possono tutte essere imputabili all'impossibilità di viaggiare data dal Covid, anche perché lo scorso anno due terzi degli intervistati hanno effettuato almeno tre pernottamenti all'estero.

Inflazione e vecchie abitudini - Tra la metà di febbraio e la metà di marzo di quest'anno sono stati intervistati telefonicamente 1'010 abitanti della Svizzera e altre 1'039 persone hanno partecipato a un sondaggio online. Il risultato: la situazione economica dovuta all'inflazione sta influenzando i programmi di viaggio dei confederati e, nonostante i trasporti pubblici siano ora più accessibili grazie alla fine della pandemia, un terzo degli intervistati ha dichiarato che intende spostarsi in macchina (67%).

Il 56%, poi, «predilige i viaggi aerei, mentre il treno, con il 53% delle preferenze, si colloca solo al terzo posto. Questa tendenza si accompagna al fatto che, dal 2020, le persone intervistate sono men che mai propense a credere che i viaggi debbano essere rispettosi del clima».

L'aumento dei costi energetici dello scorso anno, inoltre, e «un'inflazione che ha toccato il 3,5% in Svizzera - e che si è talvolta spinta ben oltre il 10% in alcuni Paesi di villeggiatura dell'Eurozona - hanno fatto sì che anche in Svizzera, considerata ricca, un terzo degli intervistati abbia dovuto adeguare i propri programmi di viaggio alla situazione economica attuale. Ciò significa che gli svizzeri non hanno viaggiato, hanno viaggiato per un periodo più breve o hanno dovuto cercare destinazioni più economiche del previsto».

Livelli pre-pandemici - Considerato il lato economico e post pandemico, i viaggi all'estero non hanno ancora raggiunto i livelli del 2019. La metà della popolazione, infatti, scrive il Tcs, non intende lasciare la Svizzera quest'anno. Ciò che rimane invece invariato è il fattore sicurezza personale. «L'89% degli intervistati lo considera un elemento molto/piuttosto importante. Per la maggioranza dei viaggiatori, anche eventuali rischi legati al terrorismo e il tema della criminalità risultano fattori decisivi. Il pericolo di scioperi, nonostante la loro frequenza in alcuni Paesi confinanti, sembra invece avere un peso minore».

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COMMENTI
 

Anti ch 11 mesi fa su tio
Certo come no🤣🤣
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