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SVIZZERAIl rincaro non intacca la voglia di viaggiare degli svizzeri

10.05.23 - 17:33
Swiss conferma: «Per ora non stiamo avvertendo gli effetti dell'inflazione»
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Fonte ats
Il rincaro non intacca la voglia di viaggiare degli svizzeri
Swiss conferma: «Per ora non stiamo avvertendo gli effetti dell'inflazione»

ZURIGO - Il rincaro non sembra avere avuto finora alcun impatto sul desiderio di viaggiare: lo constata la compagnia Swiss, che grazie al graduale aumento della capacità di volo in risposta al dinamismo della domanda si sta lentamente avvicinando ai livello pre-Covid.

«Siamo fiduciosi di continuare a crescere allo stesso ritmo», ha affermato in una teleconferenza il responsabile commerciale della società Tamur Goudarzi Pour. "Finora non stiamo avvertendo gli effetti dell'indebolimento congiunturale e dell'inflazione".

Il costo dei biglietti aerei è sensibilmente aumentato, anche se è leggermente diminuito rispetto al picco raggiunto lo scorso autunno. «Sebbene i prezzi del carburante siano calati negli ultimi mesi, sono ancora superiori ai livelli del 2019: con l'aggiunta del rincaro, i nostri costi complessivi sono aumentati», ha spiegato il manager.

Nel primo trimestre, i ricavi per passeggero-chilometro sono progrediti del 10-15% rispetto al 2019 e per l'intero anno Swiss punta a un aumento medio del 15-20%. I voli a lungo raggio hanno registrato una crescita dei prezzi maggiore rispetto al segmento a corto raggio.

Swiss opera attualmente all'86% della sua capacità pre-pandemia ed è in continuo aumento, sebbene non sia garantito che sarà in grado di raggiungere il 100% entro il 2024. Mancano infatti ancora alcuni segmenti di clientela, in particolare i viaggi d'affari individuali. «Le fiere e gli altri eventi commerciali sono ripresi, ma abbiamo meno clienti che viaggiano individualmente per conto delle loro aziende». Si tratta di una conseguenza delle nuove abitudini sviluppate durante la pandemia, che hanno favorito gli incontri virtuali.

Swiss riesce comunque a compensare con altri segmenti di passeggeri. «Stiamo notando che i viaggiatori di piacere hanno una maggiore propensione ad acquistare classi premium rispetto a prima del coronavirus», ha concluso il dirigente.

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COMMENTI
 

SteveC 11 mesi fa su tio
Questo conferma che viviamo nel paese del bengodi. Dunque, quelli che si lamentano e manifestano che la smettano.
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