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ZURIGO Altro che FFS, le telecamere che ti controllano sono già realtà nei negozi

15.03.23 - 16:24
Valutano altezza, sesso, viso e movimenti, afferma K-Tipp nel numero oggi in edicola
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Fonte ats
Altro che FFS, le telecamere che ti controllano sono già realtà nei negozi
Valutano altezza, sesso, viso e movimenti, afferma K-Tipp nel numero oggi in edicola

ZURIGO  - Quello che volevano fare le FFS nelle stazioni lo fanno già in grande stile i colossi del commercio al dettaglio: le telecamere seguono passo a passo i consumatori nei negozi, valutando altezza, sesso, viso e movimenti, afferma K-Tipp nel numero oggi in edicola.

I giornalisti del periodico consumeristico hanno partecipato nel corrente mese di marzo a una dimostrazione dell'impresa Xovis di Zollikofen (BE), che produce i dispositivi di sorveglianza, durante Euroshop, la più grande fiera del commercio, che si tiene a Düsseldorf (D). Le telecamere dell'impresa bernese sono già in uso in molte stazioni ferroviarie e aeroporti. Si trovano anche in diversi negozi: fra i clienti figurano Migros, Coop, Aldi e Lidl, aveva a suo tempo riferito il fondatore della ditta, Christian Studer.

Il venditore di Xovis alla fiera tedesca è apparso entusiasta delle capacità delle telecamere. "Registrano come i clienti si muovono, quali sconti funzionano e quante persone comprano effettivamente qualcosa". È anche possibile collegare facilmente i dati relativi al movimento e al comportamento con il singolo acquirente: basta far coincidere la data e l'ora della registrazione della telecamera con quella del registratore di cassa.

Spesso i clienti non vedono le telecamere: alcuni negozi le nascondono addirittura dietro schermi pubblicitari. La telecamera nella parte superiore dello schermo riconosce se davanti a sé si trova un uomo o una donna, una persona giovane o anziana e presenta quindi una pubblicità su misura per il consumatore. Stando a K-Tipp Migros utilizza questo tipo di schermi dell'azienda Active Display di Herisau (AR) in diversi centri commerciali. Sistemi analoghi si trovano anche nelle filiali di Spar, nelle farmacie Toppharm, nella catena di farmacie Müller, nella libreria Orell Füssli e nella catena di negozi di scarpe Dosenbach. I negozi interessati affermano che il sistema pubblicitario non memorizza alcuna registrazione video, raccoglie solo dati anonimizzati ed è quindi conforme alle leggi sulla protezione dei dati.

Un altro sistema di telecamere, quello dell'azienda canadese Avigilon, è in uso anche in Svizzera, ad esempio presso Migros o Alnatura, afferma la testata zurighese. Il costruttore pubblicizza sul suo sito web il fatto che una persona specifica può essere riconosciuta "in pochi secondi". Le registrazioni dei filmati possono essere ricercate per caratteristiche come il colore dei capelli, l'altezza, il sesso e l'abbigliamento.

Alcuni dei modelli Avigilon sono dotati anche di riconoscimento facciale, si legge sul sito. "Questo permette di identificare più rapidamente le persone ricercate utilizzando liste di controllo e allarmi sicuri". Migros ha spiegato a K-Tipp che le registrazioni video vengono utilizzate, tra le altre cose, per venire a capo dei reati. La cosiddetta "ricerca intelligente" viene utilizzata solo in caso di episodi quali furti o crimini violenti.

In alcuni negozi Coop, Denner, Lidl e Spar sono installate videocamere del marchio svedese Axis Communications. Anche queste hanno funzioni cosiddette intelligenti. Il produttore pubblicizza che queste telecamere possono avvisare il personale del negozio tramite messaggi audio, ad esempio quando i clienti si trovano in aree di vendita redditizie e si offrono in modo ideale per un colloquio di vendita.

Aldi utilizza altre telecamere di sorveglianza. Secondo le sue stesse informazioni, queste non hanno funzioni aggiuntive. Aldi, Coop e Denner spiegano che il sistema di sorveglianza Xovis è stato utilizzato solo durante la pandemia di coronavirus. Ma le telecamere sono ancora in molti negozi, sostiene K-Tipp.

Come noto il periodico in febbraio aveva reso pubblici i piani di FFS di accrescere l'uso delle telecamere di sorveglianza nelle stazioni, sollevando un polverone che ha avuto anche strascichi in parlamento. In un primo tempo l'azienda ferroviaria aveva insistito sulla bontà del progetto, sostenendo che serviva ad accogliere meglio i viaggiatori, ma proprio questa settimana l'impresa parastatale ha fatto parziale marcia indietro, abbandonando alcuni aspetti critici.
 
 

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