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SVIZZERAMigliori condizioni di lavoro per gli operatori radiotelevisivi

09.02.23 - 08:24
Storico accordo tra sindacati e associazioni dei datori di lavoro di radio e televisioni private
Depositphotos (Nomadsoul1)
Migliori condizioni di lavoro per gli operatori radiotelevisivi
Storico accordo tra sindacati e associazioni dei datori di lavoro di radio e televisioni private

BERNA - Salari minimi più elevati, almeno una settimana di vacanze in più e una migliore sicurezza sociale: questi sono alcuni dei miglioramenti ottenuti con l'accordo tra le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro.

Per la prima volta, le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori – Sindacato svizzero dei massmedia SSM, syndicom e impressum – hanno stipulato un accordo con le associazioni dei datori di lavoro delle radio private (VSP) e delle televisioni private (Telesuisse) sulle condizioni di lavoro minime per gli operatori radiotelevisivi.

Cosa prevede l'accordo?

L'accordo appena concluso regola le condizioni di lavoro minime degli operatori radiotelevisivi. Il salario minimo per gli operatori radiotelevisivi con la necessaria formazione e che hanno un’occupazione fissa è ora di 4800 franchi al mese (x13). I dipendenti fino a 49 anni di età avranno diritto ad almeno 5 settimane di vacanze, i dipendenti di età superiore a 49 anni ad almeno 6 settimane.

In futuro, gli operatori radiotelevisivi avranno diritto all’intero salario durante il congedo maternità previsto dalla legge. Inoltre, i contributi alle casse pensioni saranno dedotti sull'intero salario (senza deduzione di coordinamento). Gli operatori radiotelevisivi con un lavoro part-time potranno così disporre di un’assicurazione migliore. Inoltre, gli operatori radiotelevisivi potranno sottoporre contributi protetti dal diritto d’autore a emittenti concorrenti e possono pubblicarli sul proprio sito web non commerciale due settimane dopo la prima trasmissione.

Le reazioni

«Con questa prima stipulazione di un accordo tra i sindacati, le emittenti radiotelevisive private si lasciano alle spalle gli anni pionieristici ed entrano in una nuova fase, auspicabilmente di partenariato sociale», afferma Judith Stofer del Sindacato svizzero dei massmedia SSM.

Stephanie Vonarburg, vicepresidente del sindacato syndicom, è soddisfatta dell'accordo raggiunto. «Ora dobbiamo attuare l'accordo e svilupparlo ulteriormente. Siamo felici di questo dialogo». 

Urs Thalmann, dell'associazione professionale dei giornalisti impressum, spiega: «Implementiamo l'accordo in partenariato e garantiamo condizioni di lavoro affidabili. Con il partenariato sociale rafforziamo anche la credibilità del giornalismo».

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