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SVIZZERADagli Stati Uniti all'Arabia Saudita: ecco per chi scatterà da lunedì l'obbligo di quarantena

02.07.20 - 19:32
Sono 29 tra regioni o nazioni, l'elenco sarà aggiornato una volta al mese
KEYSTONE
L'UFSP ha pubblicato la lista di 29 fra regioni o Stati con rischio elevato di contagio da coronavirus, per i quali sarà in vigore da lunedì prossimo l'obbligo di quarantena.
L'UFSP ha pubblicato la lista di 29 fra regioni o Stati con rischio elevato di contagio da coronavirus, per i quali sarà in vigore da lunedì prossimo l'obbligo di quarantena.
Fonte Ats
Dagli Stati Uniti all'Arabia Saudita: ecco per chi scatterà da lunedì l'obbligo di quarantena
Sono 29 tra regioni o nazioni, l'elenco sarà aggiornato una volta al mese

BERNA - L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha pubblicato la lista di 29 fra regioni o Stati con rischio elevato di contagio da coronavirus, per i quali sarà in vigore da lunedì prossimo l'obbligo di quarantena. Vi figurano in particolare gli Stati Uniti, i Paesi sudamericani, Russia, Svezia, Serbia, Macedonia del Nord, Kosovo e Israele.

Le persone che nei 14 giorni precedenti l'entrata in Svizzera hanno soggiornato in una di queste regioni, si dovranno recare direttamente al proprio domicilio o in un altro alloggio adeguato e «soggiornarvi ininterrottamente per dieci giorni», si legge nell'ordinanza sui provvedimenti per combattere il Covid-19 nel settore del traffico internazionale viaggiatori.

L'elenco delle regioni ad alto rischio è stato stilato dall'UFSP e sarà aggiornato una volta al mese.

La lista comprende ad esempio la Svezia e la Serbia, come aveva preannunciato ieri in una conferenza stampa il Consigliere federale Alain Berset. Oltre alla Russia, vi figurano pure Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Macedonia del Nord, Moldavia, Serbia e Kosovo. L'unico Stato dell'Unione europea è la Svezia.

Per il Medio Oriente, figurano sulla lista dei Paesi ad alto rischio Israele, Arabia Saudita, Bahrein, Iraq, Kuwait, Oman e Qatar.

Nel continente americano sono elencati gli Stati Uniti, e, più a Sud, Honduras, Panama, Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia e Perù. Vi figurano pure le Isole Turks e Caicos, territorio britannico di poco più di 30'000 abitanti nei Cairabi.

Sudafrica e Capo Verde sono infine le due regioni del continente africano inserite nella lista.

Le persone interessate - aveva fatto sapere ieri Alain Berset - verranno informate sull'aereo, sull'autobus e alle frontiere. Saranno tenute a notificare la loro entrata all'autorità cantonale competente.

Sempre ieri, il Consiglio federale ha preso atto delle raccomandazioni dell'Ue sulla revoca, dal 1° luglio, delle restrizioni d'entrata per 15 Stati. La Svizzera si è allineata alle a queste raccomandazione, ma soltanto dal 20 luglio ed escludendo la Serbia.

Da quella data saranno tolti dall'elenco dei Paesi a rischio Algeria, Australia, Canada, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Marocco, Montenegro, Nuova Zelanda, Ruanda, Thailandia, Tunisia, Uruguay e gli Stati UE non Schengen (Bulgaria, Cipro, Croazia, Irlanda e Romania).

In applicazione delle raccomandazioni dell'Unione, la Cina sarà invece tolta dall'elenco quando garantirà la reciprocità dei diritti d'entrata per i cittadini svizzeri.

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