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Il numero di gradi giorno, importante indicatore del consumo energetico ai fini di riscaldamento, è aumentato del 6,1%
BERNA - Le temperature più basse nel 2019 hanno condotto a un aumento del consumo finale di energia in Svizzera. Rispetto al 2018, l'incremento è dello 0,3% a 834'210 terjaoule (TJ), indica oggi l'Ufficio federale dell'energia (UFE).
Il numero di gradi giorno, un importante indicatore del consumo energetico ai fini di riscaldamento, è aumentato del 6,1% rispetto all'anno precedente, precisa l'UFE, che presenterà un rapporto più completo il prossimo ottobre.
Non sono però solo le temperature più basse ad aver condotto a questo trend di crescita, ma anche ulteriori fattori come l'aumento della popolazione residente permanente (+0,7%), l'evoluzione del prodotto interno lordo (+0,9%) e del parco veicoli (+0,8%). Al contrario, spiega l'UFE, «l'aumento dell'efficienza energetica e gli effetti di sostituzione hanno un effetto attenuante sulla crescita del consumo energetico».
Tre vettori energetici principali - Scavando più a fondo, emerge che nel 2019 il consumo di gas naturale è cresciuto del 2,6%, mentre quello dell'olio da riscaldamento extra-leggero è calato del 2,3% rispetto all'anno precedente. I dati pubblicati lo scorso aprile sul consumo di energia elettrica mostrano una diminuzione dello 0,8%. Secondo l'UFE, questi tre vettori energetici rappresentano più della metà - il 51,5% nel 2019 - del consumo finale di energia.
Per quanto riguarda il consumo di carburante, l'UFE ha registrato una leggera diminuzione (-0,8%), mentre quello del diesel è rimasto stabile (+0,04%). Globalmente, viene precisato, il consumo di carburante è rimasto invariato, attestandosi al livello del 2018 (+0,02%). I combustibili fossili hanno rappresentato poco più di un terzo (35,3%) del consumo finale di energia totale.
I consumi rimanenti (meno del 15% del totale) sono rappresentati da energie rinnovabili, biogas e biocarburanti.
