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SVIZZERACoronavirus, diciassette casi a Berna

06.03.20 - 16:56
Primi contagi in Turgovia e a Soletta. Il più colpito dal virus è il Ticino. Raggiunti venti cantoni
Keystone
Coronavirus, diciassette casi a Berna
Primi contagi in Turgovia e a Soletta. Il più colpito dal virus è il Ticino. Raggiunti venti cantoni
Intanto l'Oms precisa che attualmente non esiste alcun segnale che mostra che il Covid-19 «sparirà in estate come una normale influenza».

BERNA - I casi confermati di coronavirus nella Confederazione - è notizia di poco fa - sono saliti a 181, mentre altri 29 devono ancora essere confermati dal centro di riferimento per le infezioni virali emergenti (CRIVE) di Ginevra. 

Ticino (triste) capolista - Il cantone più colpito dal virus è il Ticino con ben 33 contagiIl secondo è Zurigo con 26 casi, sette dei quali riferiti questa mattina. 

Altre prime in due cantoni - Nella giornata di oggi sono stati registrati i primi casi di contagio a Soletta e in Turgovia. Nel cantone della Svizzera orientale si è infettata una dottoressa di 47 anni. La donna è «in buone condizioni» e «non necessita di un ricovero ospedaliero». Mentre a Soletta il primo caso concerne una 53enne che si trova attualmente in isolamento presso il proprio domicilio senza grossi problemi di salute. Con questi ultimi due, i cantoni raggiunti dal virus - come precisato dall'Ufficio federale di sanità pubblica - sono ormai venti (vedi Tweet).

Dieci casi a Neuchâtel - Il canton Neuchâtel ha contabilizzato oggi dieci nuovi casi di coronavirus, otto dei quali già confermati dal CRIVE di Ginevra. Le persone sono probabilmente state infettate durante un evento di una chiesa evangelica a Mulhouse in Francia.

Tre contagi in più a Svitto - Una donna e due uomini (tra i 17 e i 47 anni) sono stati contagiati a Svitto. Le infezioni nel cantone della Svizzera centrale sono quindi salite a sei.

Diciassette a Berna - Sono diciassette gli abitanti del canton Berna colpiti dal virus. La dottoressa cantonale Linda Nartey ha confermato che tutti i casi rientrano già nella cifra comunicata oggi dalla Confederazione.

Dodici ad Argovia - In Argovia ci sono dodici persone che hanno contratto il coronavirus. Alle nove registrate fino a ieri, se ne sono aggiunte tre oggi.

Due nuovi casi in Vallese - Oggi sono stati confermati due nuovi casi in Vallese. Il totale nel cantone sale quindi a cinque. La prima infezione era stata rilevata lo scorso 28 febbraio.

Tre nuove infezioni a Basilea Campagna - Tre nuove infezioni da Covid-19 sono state riferite oggi pomeriggio dalle autorità di Basilea Campagna. Il numero dei casi confermati nel semi-cantone sale quindi a nove. Il Governo ha messo in atto le misure rafforzate proposte dal Consiglio federale per tentare di fermare la diffusione dell'epidemia.

«Nessun segnale che sparirà in estate» - «Non c'è al momento alcun segnale che mostri che in estate il coronavirus sparirà come una normale influenza». Lo ha detto il dottor Mike Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel corso della conferenza stampa odierna da Ginevra sul morbo. «Con l'aumentare dei casi di Covid-19, continuiamo a raccomandare a tutti i Paesi di fare del contenimento la massima priorità. Continuiamo a chiedere di trovare, testare, isolare e curare ogni caso e rintracciare ogni contatto», ha da parte sua affermato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Ogni giorno in cui rallentiamo l'epidemia, è uno in più in cui i governi possono preparare i loro operatori sanitari a tracciare e curare i pazienti, gli ospedali possono prepararsi per i nuovi casi», e rallentando l'epidemia «guadagniamo tempo per trovare vaccini e terapie, che a loro volta preverranno infezioni e salveranno vite». L'Oms infine ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2'736 nuovi casi di Covid-19 in 47 Paesi e territori

 900 milioni per il vaccino - Novecento milioni di dollari, dall'inizio degli studi in laboratorio al momento in cui la formulazione è pronta all'utilizzo. Tanto verrà a costare il vaccino contro il nuovo coronavirus SarsCov2, di cui venti prototipi sono attualmente in fase di studio. La stima proviene dal presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, il quale sottolinea come i costi medi per lo sviluppo dei vaccini siano alti ma molto dipende anche dalla tempistica con cui si riesce a sequenziare un nuovo virus.

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COMMENTI
 

gigipippa 4 anni fa su tio
Personalmente non ho paura del virus, ma una riflessione andrebbe fatta. Se per le persone sane si tratta di un semplice raffreddore, non è così per per le persone già deboli. Ma debole risulta esserlo anche l sistema sanitario, mancano letti e personale. Abbiamo armi e aerei, ma dubito che saremo in grado di difenderci da un spero impossibile attacco da laboratorio.

spank77 4 anni fa su tio
Io seguo le misure di prevenzione alla lettera,,, ma devo tristemente dire che quando sono fuori osservo che troppe persone non le rispettano. Questo e davvero preoccupante, IL fatto che ci sono troppe persone che per non so quali motivi non si impegnano ad essere responsabili civilmente ovvero altruisti.

cle72 4 anni fa su tio
Una cosa non mi è chiara. Nelle nuove direttive hanno vietato l'accessibilità alle case di cura ecc ai minori di 16 anni poiché meno assintomatici dunque a rischio poiché più difficile individuare se hanno contratto il virus, ma le scuole rimangono aperte e gli studenti usano i mezzi pubblici con il rischio di contaggiare diverse persone. Mi chiedo dove sta la logica?

Marta 4 anni fa su tio
Risposta a cle72
lasciare a casa i ragazzi e bambini vuol dire mettere qualcuno a disposizione per la loro cura e non in tutti i nuclei famigliari può essere sempre presente un adulto. Dunque andrebbero pagate quelle persone che devono lasciare il lavoro e rimanere a casa.

cle72 4 anni fa su tio
Risposta a Marta
Cosa che accadrebbe cmq una volta che hanno contratto il virus andando a scuola. La verità è che cmq non c'è un vero rimedio al momento tutti siamo a rischio. Io per esempio passo tutto il giorno a contatto con clienti diversi. Sperem che trovino al più presto un vaccino per le persone a rischio.

Marta 4 anni fa su tio
Risposta a cle72
Sì, un vaccino al più presto è l'unica soluzione. Da parte mia mi attengo alle norme di igiene che consigliano e spero che lo applichino tutti quanti.

marco17 4 anni fa su tio
In Ticino i casi di coronavirus rappresentano lo 0.0094% della popolazione (una persona ogni 10'000 abitanti). In Svizzera sono lo 0.0024%. In Italia, che passa per un Paese di appestati, i malati sono lo 0.007% della popolazione residente. Tanto per capire di che cosa stiamo parlando.

andytt 4 anni fa su tio
Prima i nostri .... Anziani ... Siete tristissimi e impreparati

Equalizer 4 anni fa su tio
Anche per chi non capisce bene l'inglese questo è un video realistico e di facile comprensione, che magari farà vedere in un'altra luce ciò che sta accadendo oggi. https://youtu.be/6dDD2tHWWnU

Isaia96 4 anni fa su tio
Io preferisco dire Grazie coronavirus, aumento della cifra d'affari per tutti gli esercenti tra Mendrisio- Chiasso, Co2 in meno e meno gente ignorante per le strade, in poche parole GRAZIE CORONAVIRUS!

F/A-18 4 anni fa su tio
Andate a leggervi quante centinaia di migliaia di persone muoiono nel mondo ogni anno per l’influenza, quanti per incidenti, quanti si suicidiano e quindi decidono di morire volontariamente, quanti muoiono di cancro, quanti si prendono un’infarto ecc eccc, ma di cosa stiamo parlando? Di 2000 morti in tutto il mondo che poi se non morivano di coronavirus morivano lo stesso perché già carenti di loro.

Fedeltà 4 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
..pienamente d'accordo!

MrBlack 4 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Se proprio non ci arrivi da solo...Vai in un ospedale italiano già al collasso con i letti acuti poi capirai di cosa stiamo parlando.

Equalizer 4 anni fa su tio
Passerà anche questa come in passato sono passate tutte le altre, probabilmente in futuro chi analizzerà la storia dirà che ci siamo fatti prendere troppo dal panico, e sicuramente rimasti succubi di un'esagerata mediatizzazione ed un'incontrollata diffusione di notizie allarmistiche sui vari social media.

Lore62 4 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Va bene così, anzi l'anno prossimo con il replay, perché ci sarà sicuramente, bisogna diffondere più panico, così la gente sta a casa, è le strade sono più sgombre! ;-))

Bayron 4 anni fa su tio
Che palle queste statistiche! Bisognerebbe mettere il bavaglio alla stampa almeno per una settimana
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