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SVIZZERARielezione di Lauber, la Commissione decide di non decidere

28.08.19 - 18:46
I commissari giudiziari del Parlamento non hanno infatti fornito raccomandazioni relative alla sua elezione, optando per rimandare la questione alla settimana prossima
Keystone
Rielezione di Lauber, la Commissione decide di non decidere
I commissari giudiziari del Parlamento non hanno infatti fornito raccomandazioni relative alla sua elezione, optando per rimandare la questione alla settimana prossima

BERNA - Nessuna decisione della Commissione giudiziaria (CG) del parlamento federale riguardo al procuratore generale della Confederazione, Michael Lauber, oggetto di un procedimento disciplinare: i commissari non hanno fornito raccomandazioni relative alla sua elezione, optando per rimandare la questione alla settimana prossima.

L'orientamento della CG è stato comunicato in una conferenza stampa al termine della riunione a Palazzo federale dal suo presidente Jean-Paul Gschwind (PPD/JU). A far slittare i tempi sono state due proposte di non rielezione di Lauber: la CG ha voluto dare all'interessato la possibilità di esprimersi per iscritto, concedendogli tempo sino a lunedì. Mercoledì 4 settembre i commissari torneranno poi a riunirsi e decideranno cosa raccomandare al plenum.

Il controverso procuratore è peraltro stato ascoltato oggi dalla CG, che ha difeso la sua posizione, ha spiegato Gschwind. Oltre a lui sono stati sentiti anche Hanspeter Uster, presidente della dell'autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), e il consigliere agli stati Hans Stöckli (PS/BE), quale rappresentante della Commissione della gestione.

L'Assemblea federale plenaria (cioè le due camere riunite) sarà chiamata a eleggere il procuratore generale della Confederazione mercoledì 25 settembre: la data - l'elezione era prevista in giugno, ma era poi stata prorogata - rimane immutata.

Lauber, 53 anni, mira a un terzo mandato. Era stato designato la prima volta dal parlamento nel settembre 2011 per succedere a Erwin Beyeler e nel 2015 è stato rieletto per un secondo mandato, che scade a fine anno.

Il procuratore generale si è trovato sotto i riflettori della cronaca nell'ambito dei procedimenti avviati contro la Federazione internazionale di calcio (FIFA), confrontata con sospetti di corruzione. A Lauber vengono rimproverati incontri informali non verbalizzati avuti con il presidente dell'organizzazione sportiva Gianni Infantino, abboccamenti che possono far sorgere dubbi sull'imparzialità del procuratore generale.

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