Il vicegerente della filiale di Losanna ha scattato un selfie con la 16enne, che è poi stata condivisa sui social dell'azienda. E c'è chi invoca il greenwashing
LOSANNA - La scorsa settimana Greta Thunberg ha partecipato al vertice "Smile for Future" all’Università di Losanna, un summit a favore della protezione del clima. Alloggiando nei pressi del Politecnico (EPFL), è andata insieme al padre a fare la spesa alla Migros. Lì il vice-gerente l’ha riconosciuta e, con il consenso del genitore, ha scattato un selfie in compagnia della 16enne. Una foto che inizialmente è rimasta privata, ma che il marchio ha scelto di condividere sul suo settimanale e sui canali social.
Migros ha precisato di avere «attivamente sostenuto» il vertice «mettendo ogni sera a disposizione degli organizzatori gratuitamente gli alimenti invenduti». 100 chili di cibo, pari a circa il 40% del totale consumato durante l’evento.
Un gesto molto apprezzato, ma il fatto di condividere il selfie con Greta non è piaciuto a tutti. Steven Tamburini, 25enne partecipante a “Smile for Future”, ha detto a Le Matin che secondo lui la Migros «ha un disperato bisogno di lavorare sulla sua immagine e si affida al greenwashing (forma di pubblicità ingannevole che associa la propria immagine a tematiche ambientali anche quando non spicca per attività sostenibili, ndr.), ma si sa che l’azienda non è eticamente irreprensibile sotto molto aspetti».
Sui social sono molti quelli che hanno condiviso l’opinione del 25enne, accusando Migros di pubblicizzare la vicinanza a Greta con un selfie, quando i suoi prodotti sono imballati con enormi quantità di plastica monouso.
Il portavoce, però, sottolinea la spontaneità con cui il suo dipendente ha chiesto alla 16enne un selfie e aggiunge che se Greta, con il consenso di suo papà, si è messa in posa per un selfie con il dipendente in abiti della Migros, «è chiaro che accetti che l’azienda pubblichi la foto».
L’avvocato Alain Alberini, specializzato in diritto dei media, non è però d’accordo: «La foto può essere condivisa internamente, ma non associata alla propria immagine per promuoverla senza un’autorizzazione esplicita». Greta Thunberg potrebbe quindi opporsi «all’uso commerciale della sua figura».