Il discorso del Primo Agosto della consigliera federale Karin Keller-Sutter ha posto l'accento sulle sfide legate a globalizzazione, digitalizzazione e Unione europea che attendono il nostro Paese
SAN GALLO - Globalizzazione, digitalizzazione e Unione europea (UE) mettono la Svizzera sotto pressione e ciò disorienta molti. Ma il Paese non può evitare di adattarsi. Lo ha detto la consigliera federale Karin Keller-Sutter nel suo discorso del Primo Agosto questa sera a Rorschach (SG), l'unico in occasione della festa nazionale.
La Svizzera deve difendere con coerenza i propri interessi e non vendersi al di sotto del suo valore. Ciò vale anche per le relazioni con l'Unione Europea, ha affermato la ministra di giustizia in base alle versione scritta del suo discorso.
E sebbene le pressioni di Bruxelles su Berna possono irritare, la Svizzera non ha alcun interesse per un'UE debole, poiché essa dà un importante contributo alla stabilità in Europa. Un'Europa forte è necessaria come contrappeso alle grandi potenze di Stati Uniti e Cina.
Abbiamo bisogno - ha sottolineato Karin Keller-Sutter - di una buona cooperazione con Bruxelles soprattutto per la protezione delle frontiere esterne e la politica migratoria. Inoltre l'UE è anche il partner commerciale più importante, che assorbe oltre la metà delle esportazioni elvetiche. La Svizzera non deve quindi mettere a repentaglio l'accesso a questo mercato ponendo fine alla libera circolazione delle persone, come vuole l'iniziativa dell'UDC "Per un'immigrazione moderata".
Se la via bilaterale potrà essere assicurata con un accordo quadro a lungo termine è un'altra questione, ha aggiunto Keller-Sutter. Il Consiglio federale firmerà l'accordo solo se le questioni in sospeso saranno risolte nell'interesse della Svizzera. È comunque evidente che non c'è soluzione possibile se nessuno è disposto a fare un passo verso l'altro, ha concluso la ministra sangallese del PLR.