Le mini-videocamere saranno fissate all'attrezzatura dell'agente di polizia e saranno chiaramente identificabili
LOSANNA - Da lunedì, i poliziotti di Losanna e della cantonale vodese sperimenteranno l'uso di sedici "body cam". Il progetto pilota durerà fino alla fine dell'anno. Il sistema sarà in seguito valutato dall'Università di Losanna (UNIL).
Queste mini-videocamere saranno fissate all'attrezzatura dell'agente di polizia e saranno chiaramente identificabili. Saranno utilizzate solo in situazioni in cui è stato commesso o è probabile che venga commesso un reato.
Le persone filmate saranno informate e le immagini potranno essere utilizzate solo su ordine di un procuratore o di un tribunale dei minorenni. L'obiettivo principale è di contribuire all'accertamento dei fatti, spiega un comunicato stampa delle autorità del capoluogo e del cantone.
I ricercatori dell'UNIL valuteranno l'efficacia del dispositivo e poi presenteranno una relazione alle autorità. Lo studio analizzerà il potenziale impatto sull'attività di polizia e in particolare se le telecamere possono ridurre la violenza contro gli agenti di polizia.
Le "body cam" sono già state testate nel 2017 dalla polizia municipale di Zurigo e poi da quella dei trasporti delle FFS (a Losanna e Zurigo).