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SVIZZERACasse disoccupazione, la SECO taglia i fondi

24.01.19 - 17:28
La Confederazione riduce i contributi: «L'indennizzo forfettario versato per i costi amministrativi era troppo alto»
Keystone
Casse disoccupazione, la SECO taglia i fondi
La Confederazione riduce i contributi: «L'indennizzo forfettario versato per i costi amministrativi era troppo alto»

BERNA - Le casse di disoccupazione otterranno meno soldi dalla Confederazione: la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) ha deciso di ridurre i suoi contributi. I profitti che alcune casse avevano potuto finora accumulare non saranno ormai più possibili.

«L'indennizzo forfettario versato per i costi amministrativi era troppo alto», ha indicato la Seco alla radio-tv svizzerotedesca SRF, che lo scorso ottobre aveva rivelato gli utili milionari di alcune casse. «Profitti come quelli degli ultimi anni non saranno più possibili», scrive la Segreteria di Stato in una risposta alla SRF che Keystone-ATS ha potuto visionare.

Grazie alla somma forfettaria in vigore, le casse di disoccupazione dei cantoni Argovia e San Gallo, ad esempio, hanno potuto registrare ogni anno milioni di utili. Quella di Argovia due milioni, quella del Cantone di San Gallo un milione e mezzo all'anno.

La Seco ha negoziato durante mesi con Cantoni e sindacati una riduzione degli indennizzi. L'accordo raggiunto all'inizio di gennaio ma non comunicato al pubblico ha una durata di cinque anni e prevede dal 2020 una riduzione dei forfait a tappe, anno per anno.

Il sindacato Unia, che gestisce la maggiore cassa di disoccupazione in Svizzera ed è dunque l'ente maggiormente interessato dal nuovo regolamento, non ha voluto fornire cifre sui futuri ammanchi. «Calcoliamo minori entrate in milioni a una cifra», si è limitato a dire alla SRF Philippe Müller, portavoce del sindacato.

Unia riceveva ultimamente dalla Confederazione un versamento forfettario annuale di circa 45 milioni. Secondo Müller a livello nazionale Unia non ha finora realizzato profitti e per compensare i milioni mancanti dovrà risparmiare, migliorando l'efficienza amministrativa, senza tuttavia chiudere rappresentanze regionali.

La Confederazione ha finora sostenuto le oltre 30 casse di disoccupazione elvetiche - gestite da Cantoni e sindacati - con 190 milioni di franchi all'anno complessivi. La scorsa estate il Controllo federale delle finanze (CDF) ha individuato un potenziale di risparmio di 50 milioni di franchi nell'amministrazione dell'assicurazione contro la disoccupazione (ALV).

«Ci aspettiamo un chiaro effetto di risparmio. Esistono ora chiari incentivi per ridurre i costi. Le spese amministrative diminuiranno con il nuovo accordo», afferma la Seco, senza avanzare cifre concrete.

Secondo radio SRF il nuovo regime riguarda otto casse di disoccupazione: quelle di Unia e di altri quattro, piccoli sindacati e le casse dei cantoni Argovia, Vaud e San Gallo, che si facevano indennizzare con somme forfettarie dalla Confederazione. I tre Cantoni avrebbero incassato insieme 7,4 milioni di utili secondo quanto rivelato dal "magazine" economico "ECO" della televisione SRF lo scorso ottobre.

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