L'apparecchio rappresenta un'alternativa giudicata più sicura rispetto a impronte digitali o riconoscimento facciale
SAN GALLO - Per migliorare la sicurezza la polizia cittadina di San Gallo introduce uno scanner in grado di rilevare le vene della mano, un sistema biometrico simile a quello di lettura delle impronte digitali presente in numerosi smartphone.
Questo scanner venoso non è una fantasia esistente solo nei film di James Bond, ma una realtà che verrà utilizzata nel quotidiano, in particolare per migliorare la sicurezza e il controllo degli accessi.
Secondo le forze dell'ordine sangallesi la nuova apparecchiatura è più sicura di impronte digitali o riconoscimento facciale, poiché più difficile da violare da parte degli hacker. Il concetto tuttavia è lo stesso di altri sistemi biometrici: la struttura delle vene della mano è infatti unica per ogni persona.
«Lo scanner venoso verrà utilizzato per tutti i 260 collaboratori della polizia cittadina», ha detto all'agenzia Keystone-ATS il portavoce Roman Kohler. Per avviare il progetto, è stato prima necessario effettuare una scansione di una mano di ogni persona. Il costo non è molto superiore a quello di un normale sistema di apertura delle porte.
Oltre che a garantire l'accesso, in futuro lo scanner potrebbe essere utilizzato anche per la chiusura degli armadietti personali o per usufruire della macchina del caffè, sostituendo in pratica i tradizionali badge.