SVIZZERATroppo schifo per gli insetti? Si pensa ai prodotti derivati

BERNA - Tarme, grilli e cavallette possono essere utilizzati come derrate alimentari in Svizzera da maggio dello scorso anno. Tuttavia, gli insetti rimangono ancora una merce di nicchia. Produrre prodotti derivati potrebbe contrastare il disgusto.

Dopo il boom dei primi mesi l'interesse si è ridotto leggermente, ha riferito alla Keystone-ATS Andrea Staudacher, cuoca bernese specializzata in insetti. Ora si tratta di ancorare il consumo a lungo termine, ma ciò potrebbe richiedere ancora un lavoro di persuasione. Visto che molte persone provano disgusto, Staudacher ritiene che ad aver potenziale sia l'estrazione delle proteine dagli insetti. Queste possono essere utilizzate in svariati modi, ad esempio per il pane proteico. Il vantaggio: non si vede alcun insetto.

Questi piccoli animali hanno la caratteristica di essere molto ricchi di proteine, di acidi grassi non saturi e sostanze minerali. In futuro, tale fonte di cibo dovrebbe guadagnare importanza a causa dell'aumento della popolazione mondiale. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) stima che entro il 2050 la domanda di proteine animali raddoppierà.

«Da un momento all'altro dobbiamo aspettarci una carenza di proteine», ha detto Staudacher. La produzione di quelle derivate dalla carne assorbe infatti molte risorse, tra le quali suolo, acqua ed energia. Gli insetti richiedono invece molto meno nutrimento e spazio. «Hanno un'impronta ecologica dieci volte minore della carne che consumiamo», ha aggiunto la cuoca. Inoltre, non causano emissioni di CO2 e possono essere allevati senza grossi investimenti tecnici e finanziari.

Tuttavia, in Svizzera gli ingredienti alimentari isolati da specie di insetti non sono autorizzati. A questo scopo è necessario un permesso per un nuovo tipo di prodotto alimentare.

Ma non tutti sono disgustati dagli insetti. Staudacher, che insegna anche a cucinarli e organizza eventi alimentari, ha un pubblico vasto. In generale, quando si stratta di provare gli uomini sono più coraggiosi delle donne, ha affermato. Queste ultime spesso hanno prima bisogno di ricevere informazioni. Inoltre, le persone che vivono in campagna sono più aperte al riguardo rispetto a quelle che stanno in città. Secondo la cuoca sono necessarie occasioni in cui si viene a contatto in modo spontaneo con questi alimenti.