Alla fine del 2017 erano 322'800, l'1,3% in più rispetto all'anno precedente
BERNA - Il numero di persone in AVS e AI a beneficio di prestazioni complementari ha continuato ad aumentare lo scorso anno. Alla fine del 2017 erano 322'800, l'1,3% in più rispetto all'anno precedente.
La crescita resta inferiore alla media annuale del 3% registrata dall'inizio degli anni 2000, ha reso noto oggi l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS). I pensionati e gli invalidi che fanno capo alle prestazioni complementari (PC) rappresentano poco più del 16% dei beneficiari dell'AVS e dell'AI.
In totale, a 204'800 pensionati (+1,4%) vengono versate PC, mentre nel caso dell'AI sono 114'200 persone (+0,4%) a ottenerle. La crescita più marcata registrata nell'AVS è dovuta a questioni demografiche, ossia all'aumento del numero di pensionati.
Le PC sono finanziate dalle entrate fiscali della Confederazione e dei Cantoni. Nel 2017 hanno rappresentato spese pari a 4,9 miliardi di franchi, in crescita dello 0,8% nell'arco di un anno. La progressione è la più bassa dal 2000. La crescita contenuta è da ricondurre al calo del numero di beneficiari di AI registrato negli ultimi anni.
Poco meno della metà (46,7%) dei beneficiari di AI fa capo a PC. Il tasso raggiunge il 60-80% fra i giovani tra i 20 e i 30 anni. Chi è più in là con gli anni di solito dispone di una situazione finanziaria migliore, tanto che verso l'età di pensionamento il tasso scende al 30%.
Per quanto riguarda l'AVS il tasso i beneficiari di PC è del 12,5%. La proporzione aumenta con l'età. Solo il 9% dei nuovi pensionati ha diritto a PC, mentre la percentuale sale al 23% a 90 anni. Le PC svolgono un ruolo importante nel finanziamento del soggiorno in una casa per anziani, tanto che circa la metà di coloro che vi abita ne ha diritto.