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AttualitàPermesso di soggiorno prolungato per "tutelare la sfera sociale"

08.05.18 - 15:44
La decisione del Tribunale federale è stata presa per venire incontro alle esigenze di un argentino da 11 anni in Svizzera
Permesso di soggiorno prolungato per "tutelare la sfera sociale"
La decisione del Tribunale federale è stata presa per venire incontro alle esigenze di un argentino da 11 anni in Svizzera

LOSANNA - Per tutelarne la sfera sociale, le autorità del Canton Zurigo dovranno prorogare il permesso di soggiorno di un cittadino argentino che da undici anni vive in Svizzera. Lo ha deciso oggi in udienza pubblica il Tribunale federale (TF), le cui motivazioni scritte indicheranno se si tratta di un cambiamento di giurisprudenza, oppure se la decisione odierna rimarrà isolata.

I giudici della Corte di diritto pubblico hanno accolto il ricorso del 41enne con tre voti contro due, ma non sono riusciti a mettersi d'accordo riguardo alle loro motivazioni. Dovranno dunque trovare un consenso nel quadro della redazione della sentenza scritta.

L'argentino si è sposato nel 2004 con una cittadina tedesca. Nel 2007 l'ha raggiunta in Svizzera e ottenuto un permesso di soggiorno della durata di cinque anni. La coppia si è separata nel 2008 e nel 2011 è seguito il divorzio. L'ufficio zurighese delle migrazioni ha revocato di conseguenza il permesso di soggiorno, una decisione confermata dal Tribunale amministrativo.

L'argentino ha ottenuto successivamente un nuovo permesso, dopo aver avviato una relazione con una cittadina elvetica. Anche questa relazione si è interrotta e l'ufficio delle migrazioni ha deciso nel 2016 di rifiutare la proroga del permesso di soggiorno.

L'argentino si è rivolto al TF invocando l'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che garantisce la protezione della vita privata. Un articolo che i giudici federali hanno applicato in poche occasioni, ha ricordato oggi il presidente della Corte.

Considerata la giurisprudenza attuale, una domanda di proroga basata sulla durata del soggiorno di circa dieci anni dovrebbe essere respinta. Le legge non permette di rivendicare una simile proroga, ha sottolineato.

La maggioranza della Corte ha però ritenuto che l'argentino, a causa della sua eccezionale integrazione sociale e professionale, subirebbe una violazione del suo diritto alla vita privata, qualora gli fosse negata una proroga del permesso.

Poiché il ricorrente non beneficia dell'appoggio di un nucleo famigliare, la sua sfera sociale risulta particolarmente importante e degna di protezione, ha osservato un giudice.

I membri della Corte non sono riusciti ad accordarsi sulle loro motivazioni: mentre i due giudici minoritari sono convinti che si tratti di un cambiamento di giurisprudenza, i tre magistrati che l'hanno spuntata considerano la loro decisione come la concretizzazione di un diritto fondamentale.

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