Due persone sono comparse davanti al giudice di Basilea. Hanno tentato di sfilare del denaro a un uomo con la scusa di un'eredità da un lontano parente
BASILEA - Sono comparsi oggi davanti al giudice di Basilea un tedesco e un nigeriano, accusati di avere truffato un cittadino russo residente in Svizzera con l’obiettivo di sfilargli diverse migliaia di franchi.
La vittima - come riferisce la Basler Zeitung - aveva ricevuto qualche tempo fa una e-mail che lo informava di avere ereditato da un lontano zio deceduto un’eredità di circa 70’000 franchi. L’uomo non ha pensato a un imbroglio, in quanto molti dei suoi parenti sono dislocati in varie parti del mondo.
Impiegato UBS - Al fine di ottenere l’eredità, è stato chiesto all’uomo di recarsi a Londra per sbrigare le pratiche burocratiche. Lì ha incontrato un nigeriano - che si è finto impiegato della banca UBS -, a cui ha dovuto consegnare 6’500 sterline (circa 8’800 franchi). Tornato in Svizzera, la sede UBS di Basilea ha però informato il russo che i documenti che gli erano stati rilasciati erano falsi.
"Nigeria Connection" - Dopo avere finalmente capito di essere stato truffato, l’uomo si è rivolto alla polizia. Il Pubblico Ministero ha parlato dell’esistenza di una banda internazionale di truffatori chiamata "Nigeria Scam" o "Nigeria Connection". I membri agiscono sempre allo stesso modo: trovano potenziali vittime ingenue e li convincono a versare anticipatamente delle somme di denaro. In Svizzera non sarebbe la prima volta che sfilano del denaro a delle persone ignare di essere truffate.
All’incontro con la vittima, oltre al nigeriano, era presente un cittadino tedesco. Anche lui - che si difende sostenendo di avere agito solo come traduttore, senza essere a conoscenza della truffa - rischia 24 mesi di carcere. Il nigeriano, invece, sostiene di «avere fatto un favore a un amico inglese».