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SVIZZERAMister Prezzi avvia un procedimento contro Booking.com

12.09.17 - 11:53
Stefan Meierhans ha ravvisato abusi a livello di commissioni richieste agli albergatori attivi in Svizzera. La piattaforma online ha rifiutato un'intesa amichevole
Keystone
Mister Prezzi avvia un procedimento contro Booking.com
Stefan Meierhans ha ravvisato abusi a livello di commissioni richieste agli albergatori attivi in Svizzera. La piattaforma online ha rifiutato un'intesa amichevole

BERNA - Il sorvegliante dei prezzi, Stefan Meierhans, ha avviato una procedura nei confronti della piattaforma online Booking.com, ravvisando abusi a livello di commissioni chieste agli albergatori attivi in Svizzera.

L'avvio della procedura si è reso necessario, secondo una nota odierna di "mister prezzi", dal momento che non è stato possibile raggiungere un'intesa amichevole con Booking.com. Quest'ultima non ha voluto nemmeno sedersi alla tavola della trattative.

Se il preposto alla sorveglianza dei prezzi constata abusi nel settore di sua competenza, la legge lo obbliga ad agire, ossia a cercare il dialogo con la società interessata allo scopo di raggiungere un'intesa amichevole. Poiché tale tentativo è fallito, non è rimasta altra scelta ai servizi di Meierhans di avviare un procedimento.

L'inchiesta contro la piattaforma di prenotazioni online di alloggi per vacanzieri è stata aperta nel febbraio scorso. Ad informare il pubblico era stato lo stesso Meierhans durante la presentazione del suo rapporto di attività annuale. Scopo dell'indagine: scoprire se questa azienda occupa una posizione dominante sul mercato, quanto paga un albergatore per usufruire dei suoi servigi e quanto gli costa in commissioni.

Le piattaforme online per la prenotazione di alloggi sono nel mirino delle critiche per le - talvolta - limitanti condizioni per potervi figurare. Simili piattaforme vietano, per esempio, agli hotel di offrire i propri servigi su altri canali ad un prezzo inferiore. Gli alberghi e le rispettive associazioni giudicano simili pratiche una restrizione alla libertà imprenditoriale.

Tuttavia, nonostante questi problemi tali piattaforme online sono sempre più importanti per gli albergatori: secondo dati dell'istituto per il turismo della Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale con sede a Sion, nel 2016 la quota di prenotazioni su queste piattaforme è cresciuta in Svizzera del 6,7% su un anno per attestarsi al 27%.

Tali transazioni sono dominate da tre piattaforme: Booking, Expedia e HRS (93% delle prenotazioni dirette). La parte del leone se la ritaglia Booking.com che appartiene al gruppo americano Priceline. L'istituto vallesano stima i ricavi totali di queste tre piattaforme ad oltre un miliardo di franchi. Le commissioni pagate dagli hotel si aggirerebbero sui 150 milioni di franchi.
 
 

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COMMENTI
 

Liola 6 anni fa su tio
Parlo per esperienza...non è così semplice...i problemi li scopri in seguito...come carte di credito non valide, ma accettate quale garanzia Indirizzi fasulli, ecc.ecc.ecc.

Zico 6 anni fa su tio
Mi sembra che sia già stata avviata una procedura per cui l'albergatore può fare dei prezzi più bassi di quelli offerti da booking. basterebbe quello a calmierare i prezzi. però anche agli albergatori non credo sia stata puntata una pistola alla tempia per firmare il contratto con booking. come volere la botte piena e la moglie ubriaca. Non vi va bene? non fatelo più. PUNTO!

curzio 6 anni fa su tio
Nessun albergatore è mai stato costretto ad aderire a Booking e portali simili. Hanno sottoscritto liberamente il contratto. Se le condizioni del contratto non sono di proprio gradimento, non si firma, si disdice o non si rinnova. Semplice!

Nicklugano 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Esattamente
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