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SVIZZERAIn vendita la casa del killer di Rupperswil

13.03.17 - 06:39
I mobili del quadruplice omicida sono inclusi. Il fiduciario: «Per abitazioni così bisogna abbassare il prezzo»
In vendita la casa del killer di Rupperswil
I mobili del quadruplice omicida sono inclusi. Il fiduciario: «Per abitazioni così bisogna abbassare il prezzo»

RUPPERSWIL - «Casa unifamiliare in quartiere tranquillo e adatto ai bambini»: è così che la casa di Thomas N., l’assassino di Rupperswil (AG), viene pubblicizzata su un portale di annunci immobiliari svizzero. A occuparsi della vendita è un’agenzia.

Nel 2015, N. aveva scioccato la Svizzera uccidendo brutalmente quattro persone in una casa poco lontano. Ora, l’annuncio immobiliare fornisce foto dettagliate dell’ex dimora del 33enne, mobili compresi. In sala ci sono per esempio un camino e il divano appartenuto al presunto assassino. Fino al giorno del suo arresto, il 12 maggio 2016, N. viveva con la madre in questi locali in Diestelweg 5. Sull’annuncio, tuttavia, non si fa ovviamente menzione del precedente inquilino.

«In molti non dormirebbero sonni tranquilli» - Secondo il fiduciario immobiliare René Baumberger i venditori dovrebbero tuttavia avvisare i potenziali acquirenti dei trascorsi dell’edificio: «Al più tardi quando il nuovo proprietario entrerà in contatto con i vicini scoprirà la verità», afferma. La vendita di questi immobili, in ogni caso, è difficoltosa: «Immaginare di vivere nella ex casa di un presunto quadruplice omicida non lascerebbe dormire sonni tranquilli a molti acquirenti», valuta Baumberger.

Quanto costa la casa del killer? - L’immobile costruito nel 1988 in cui ha vissuto Thomas N. consta di 5,5 camere e ha una superficie di 155 m2. Come precisa l’annuncio, la casa dispone anche di una cantina. Il prezzo? 715mila franchi.  «Le abitazioni con trascorsi simili devono essere vendute a prezzi significativamente più bassi», spiega il fiduciario René Baumberger. Circa 100-200mila franchi in meno, precisa. Il destino della casa, insomma, non dovrebbe essere l’abbattimento: «Non ha ancora 30 anni e non è cadente», spiega il fiduciario. Il tempo, poi, cancella ogni cosa: «Fra qualche anno, quando l’omicidio apparterrà ormai al passato, sarà più facile trovare acquirenti». All’estero, tuttavia, è già capitato che simili “case dell’orrore” fossero abbattute.

 

 

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COMMENTI
 

siska 7 anni fa su tio
Ognuno é libero di pensarla come vuole e fare quello che meglio crede ma personalmente mi rifiuterei categoricamente di trovare alloggio sia in appartamento o casa unifamiliare laddove vi fosse accaduto qualcosa di terribile come un'omicidio o atti umani deprecabili. Credo che in questi luoghi vi permanga una scia di sentimenti come terrore e tristezza e comunque qualcosa di sinistro rimane scritto. Neppure se mi venisse donata accetterei di vivere davanti all'ombra.

Frankeat 7 anni fa su tio
Le case dell'orrore che vengono abbattute sono quelle dove è avvenuto un delito, non dove ha vissuto l'omocida. In questo caso direi che è più vendibile, anche se chiaramente con qualche fatica.
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