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GINEVRA - Dopo l'ospedale universitario di Losanna (CHUV), anche quello Ginevra (HUG) testerà prossimamente un vaccino contro Ebola. Il nosocomio sta cercando un centinaio di volontari, "tutte persone che si recheranno in Africa per lottare contro l'epidemia", indica oggi in un'intervista il professore Bernard Hirschel, presidente della Commissione cantonale di etica della ricerca.
L'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic) dovrebbe rilasciare nei prossimi giorni l'autorizzazione per lo svolgimento della sperimentazione, ma ha già permesso all'HUG di cercare i partecipanti volontari. Come a Losanna, i test saranno condotti esclusivamente con persone in buona salute di età fra 18 e 65 anni.
Sarà iniettata loro una proteina del virus, inoffensiva per l'organismo, precisa il dottor Hirschel nell'intervista odierna rilasciata alla "Tribune de Genève". L'obiettivo della sperimentazione è di "assicurarsi che il vaccino non comporti effetti spiacevoli e di osservare le reazioni dell'organismo". In assenza di risposte, il programma di investigazione sarà modificato, aumentando ad esempio le dosi.
La prima fase di test condotta a Ginevra dovrebbe essere seguita da una seconda, in cui sarà coinvolto un maggior numero di persone. I ricercatori potrebbero vaccinare gli abitanti di un intero villaggio e confrontare in seguito la risposta immunitaria ottenuta a quella di un altro villaggio, non sottoposto alla sperimentazione.
Lo CHUV ha avviato la scorsa settimana uno studio su Ebola condotto con 120 partecipanti, ai quali è somministrato un adenovirus geneticamente modificato degli scimpanzé. L'appello ai volontari ha riscosso un interesse definito senza precedenti dal nosocomio vodese. A Losanna, i partecipanti riceveranno un indennizzo di 800 franchi, mentre a Ginevra il compenso sarà di 810 franchi.
Ats
