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AMBIENTEIl Parlamento Europeo approva la relazione Sacconi sulle emissioni di gas serra

11.09.03 - 00:43
Prevista la comunicazione di informazioni dettagliate per un continuo monitoraggio sullo stato delle emissioni nei vari Paesi
Il Parlamento Europeo approva la relazione Sacconi sulle emissioni di gas serra
Prevista la comunicazione di informazioni dettagliate per un continuo monitoraggio sullo stato delle emissioni nei vari Paesi

Bruxelles - "L'armonizzazione della comunicazione delle informazioni sulle emissioni di gas ad effetto serra effettuata da ciascuno Stato membro rappresenta una delle carte vincenti per far fronte agli obblighi internazionali di riduzione delle emissioni". L'Europarlamentare Guido Sacconi (Pse) esprime in questo modo il proprio sostegno alla proposta della Commissione europea relativa all'istituzione di un meccanismo di controllo delle emissioni di gas ad effetto serra nella Comunità. La relazione di Sacconi al riguardo è stata approvata con ampia maggioranza dal Parlamento europeo durante la seduta della Commissione per l'ambiente che si sta tenendo in questi giorni a Bruxelles. "La proposta della Commissione europea rappresenta il contesto necessario affinché l'Unione europea e i suoi Stati membri garantiscano l'adempimento degli obblighi in materia di comunicazione e di contabilità delle emissioni, obblighi sanciti dal Protocollo di Kyoto, attraverso un miglioramento della qualità e della precisione delle informazioni trasmesse", si legge nella relazione. La comunicazione dunque di informazioni dettagliate permetterebbe un continuo monitoraggio sullo stato delle emissioni nei vari Paesi con alcuni oneri aggiuntivi a carico degli Stati membri che sarebbero obbligati ad inviare alla Commissione entro il 15 gennaio di ogni anno gli inventari delle emissioni di gas serra e periodicamente informazioni aggiuntive riguardo alle previsioni ed alle politiche di prevenzione nazionali. Il relatore, onorevole Sacconi, ha apportato delle modifiche limitate alla proposta volte essenzialmente a rendere il meccanismo ancora più vincolante ed efficiente soprattutto alla luce degli ultimi dati poco confortanti che hanno registrato un aumento dello 0,1% delle emissioni di gas ad effetto serra dell'Unione europea per il secondo anno consecutivo. Egli ritiene che l'azione di intervento debba essere più incisiva affinché entro tempi ridotti si possa effettivamente realizzare una diminuzione delle emissioni inquinanti, rispettando gli obblighi derivanti dal Protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico.

 

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