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Una squadra nella quale Domenichelli, Trudel e Toms facevano i fuochi d'artificio ha fatto innamorare i tifosi. Quel ribaltone subito dal Lugano però è una ferita che non si rimarginerà mai
AMBRÌ - Un errore colossale di Domenichelli a un pugno di secondi dalla terza sirena ha levato a un Ambrì solido, compatto e grintosissimo la possibilità di chiudere con un “cappotto” i quarti dei playoff. Già descrivere così il finale di una partita è sufficiente per far venire i brividi ai tifosi biancoblù. Se a quanto sopra raccontato si aggiunge che l'avversario di turno era il Lugano, che i bianconeri hanno poi vinto il match al supplementare grazie a una rete sporchissima di un “dimenticato” Vauclair e che da quel momento è cominciato il tracollo, ecco che ai fan leventinesi il sangue si ghiaccia del tutto.
Tutti i supporter sopracenerini, anche quelli meno attenti, in queste poche righe hanno riconosciuto uno dei momenti meno felici della storia del loro Ambrì, quello che poi ha portato al ribaltone 3-0 – 3-4 che ha lanciato i cugini bianconeri al titolo nel 2006.
Nonostante l'infausta chiusura di una serie quasi già vinta, i biancoblù non possono comunque non ricordare con il sorriso una stagione, quella appunto 2005/06, nella quale la squadra guidata da Serge Pelletier prima e Pekka Rautakallio poi (da novembre), ha saputo collezionare buoni risultati e ottimi numeri. I sostenitori non possono non sospirare pensando all'incredibile coppia Domenichelli-Trudel, capace di far a lungo ammattire le difese avversarie (136 punti totali). Gli appassionati non possono non gongolare rivedendo l'ispiratissimo Toms, canadese da un punto a partita tra regular season e playoff. I tifosi non possono non sorridere riguardando il promettente Thomas Bäumle e i frizzanti U25 Félicien Du Bois, Reto Kobach, Corsin Camichel, Luca Cereda e Alan Tallarini. Quanti vivono per l'Ambrì non possono, infine, non annuire davanti al carattere mostrato da un gruppo dato prima per spacciato e poi osannato fino... all'incredibile capitombolo.
Qualche imperfezione difensiva e una rete rocambolesca hanno fatto saltare il banco, facendo prendere alla storia un corso imprevisto, questo è vero; quei sopracenerini sono però davvero andati vicinissimi all'impresa. Hanno lottato e si sono quasi guadagnati un anno di sfottò nei confronti degli odiatissimi cugini. È mancato loro davvero poco...
Qual è stato secondo te l'Ambrì più forte: quello del 2005/06 o quello del 1999/2000? Rispondi votando nel sondaggio
