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FORMULA 1"Alonso? Nel 2014 per lui sarà ancora più dura"

24.10.13 - 07:12
Massimo Costa, direttore responsabile di italiaracing.net, si è soffermato con noi su uno dei temi del momento: il rapporto dello spagnolo con la Ferrari
Keystone
"Alonso? Nel 2014 per lui sarà ancora più dura"
Massimo Costa, direttore responsabile di italiaracing.net, si è soffermato con noi su uno dei temi del momento: il rapporto dello spagnolo con la Ferrari
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LUGANO. Con il titolo che sta per essere assegnato al "solito noto", gli interessi della Formula 1 si spostano dalla pista alla pit lane. Massimo Costa, direttore responsabile di italiaracing.net, si è soffermato con noi su uno dei temi del momento: Alonso e la Ferrari. "Ci sono stati effettivi problemi tecnici nello sviluppo della macchina. Le parti nuove che dovevano contribuire allo sviluppo non si sono rivelate azzeccate una volta utilizzate in pista, mentre nel simulatore sembravano funzionare. Per quanto riguarda le gomme, è vero che l'introduzione delle nuove mescole dopo Silverstone ha penalizzato in parte la Ferrari, ma addossare tutta la colpa alle Pirelli mi sembra esagerato, hanno tutti avuto il tempo per adeguarsi".

Costa, c’è la possibilità che Alonso ritorni in McLaren?
"Alonso ha gettato un po' di zizzania già qualche settimana fa mandando il suo manager da Christian Horner durante un weekend di gara, scatenando un putiferio mediatico. Sembra che sia stato fatto volutamente per una strategia nei confronti della Ferrari, il messaggio era: "Se voglio, me ne vado". Questo ha suscitato dispiacere nei vertici della scuderia, Montezemolo infatti gli ha tirato le orecchie pubblicamente e gli ha risposto affiancandolo a Raikkonen. Alonso questa mossa non l'ha gradita. Il suo passaggio alla McLaren, dipenderà molto da come va il 2014, in cui tutto si azzera: nuove macchine, nuovi motori. Di conseguenza i valori potrebbero cambiare e se la Ferrari non vincerà nemmeno nel 2014, lo spagnolo potrebbe perdere la pazienza e andarsene".

Alonso-Räikkönen: coppia perfetta o potenzialmente pericolosa?
"Io sono sempre stato favorevole alle coppie forti come questa, ma è ovvio che due campioni nello stesso team possano rappresentare un problema, sta all'intelligenza di piloti e manager sapersi gestire. La Ferrari ha avuto sempre un pilota forte e uno debole, ma nel 2007 con Massa e Räikkönen avevano una coppia di assoluto primo piano che funzionava. Alonso ha avuto dei compagni di squadra sempre molto remissivi e questa è stata una delle sue fortune, al di là del suo talento. Quando ha vinto i mondiali in Renault come manager aveva Briatore che era anche il team manager, quindi tutti i favori erano per lui. Passando alla McLaren Alonso si è trovato per la prima volta con un pilota forte e libero di lottare come voleva, Hamilton. Un debuttante ha mandato in crisi Alonso, che poi ha fatto il diavolo a quattro e se n'è andato: moralmente è uscito sconfitto nonostante fosse due volte campione del mondo. Poi è tornato alla Renault dove c'era Piquet Jr., che addirittura per fargli vincere una gara andò a sbattere. Alonso ha sempre avuto la strada molto spianata nei suoi team, a parte in McLaren. Con Räikkönen sarà più dura, avrà un compagno che può stargli davanti, vedremo come reagirà".

Vettel è davvero così forte?
"Non ho mai fatto paragoni tra piloti. Vettel ha interpretato al meglio la sua macchina ed è migliorato tanto come pilota, sbaglia sempre meno. Si tende molto a sminuire il suo talento anche perché è il primo rivale della Ferrari in Italia, questo è grave. Credo che un pilota che vince, ormai, quattro mondiali di fila è una specie di fenomeno. Inoltre non è vero che la Red Bull è stata sempre superiore, infatti Vettel ha vinto due mondiali all'ultima gara contro Alonso (2010, 2012, ndr) quindi non c'è stata questa immensa superiorità per quattro anni. Vettel aveva già dimostrato di essere un pilota eccezionale quando vinse con la Toro Rosso a Monza sotto la pioggia partendo dalla pole, molti lo dimenticano".

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