HCAP"Niente drammi. Col lavoro di squadra possiamo arrivare lontani"

AMBRÌ – 29 punti in 15 partite, + 11 sulla fatidica linea: ad Ambrì i sorrisi si sprecano, il momento che sta attraversando la squadra crea sempre più fiducia all’interno del gruppo stesso, nei tifosi e nella società. Un avvio di stagione che forse nessuno, neanche il più fiducioso dei fan, poteva aspettarsi.

E il sogno playoff continua, nonostante l’ultima sconfitta rimediata contro il Ginevra, così come ci ha spiegato il capitano dell’HCAP, Paolo Duca. “Sicuramente avremmo preferito vincere anche domenica, ma da ogni situazione si può imparare qualcosa. Anche con le Aquile, dal punto di vista della prestazione, siamo stati sicuramente positivi, anche se ci è mancato qualcosa”, ha esordito il 32enne ticinese. In effetti la squadra domenica è apparsa un po’ meno lucida del solito, forse a causa del doppio turno? “Non possiamo prenderla come scusante, anche il Ginevra aveva giocato sabato e in più si è sobbarcato il viaggio. Ma è vero che non eravamo al 100% come al solito”.

Una sconfitta però non può scalfire l’ottimo avvio di campionato leventinese. “È stato davvero positivo come inizio, ma dobbiamo continuare così. Non dobbiamo essere troppo felici e sollevati di quello che abbiamo fatto – ha spiegato il numero 46 biancoblù – la stagione è lunga e non dobbiamo sederci sugli allori. Il gioco di squadra ci ha portati fino a qui, ma ora sta a noi lavorare su questi nostri punti di forza e aumentare i punti in classifica. Questa situazione ovviamente ci dà molta fiducia, ci dà la sicurezza di poter battere chiunque, in casa così come fuori, questo è molto importante”.

Duca, da buon capitano, è sempre un esempio per la squadra e per le giovani leve. “Io cerco sempre di dare il massimo, di mettermi a disposizione del team, ma onestamente lo stanno facendo tutti quest’anno: i frutti si vedono!”, ha sottolineato il capitano dell’Ambrì che domenica ha festeggiato 700 partite in LNA. “Sono quasi arrivato a metà della mia carriera! (ride, ndr) La passione, il fuoco sono lì intatti… Quando sentirò che stanno venendo a mancare, o il fisico me lo chiederà, smetterò”.

700 partite, tanti anni sul ghiaccio e diversi ricordi. “Il momento più intenso, anche se non riguarda il campionato, è la finale di Supercoppa contro il Magnitogorsk con l’Ambrì. Pensando al campionato… Non è facile, ma quello che dà più piacere è arrivare ai playoff e potersi giocare il titolo. L’onore di essere il capitano dell’HCAP è però uno dei cardini della mia carriera a cui tengo tantissimo. Spero che tra qualche anno potrò dire che il ricordo più bello sono stati i playoff con l’Ambrì, magari anche qualcos’altro…”, ha concluso Duca.

Quanto ne sai di hockey? Sfida i tuoi amici a l'Azzeccahockey