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NATIONAL LEAGUELa grinta non manca: «Obiettivo stagionale? Lasciarci due squadre alle spalle»

07.07.23 - 07:00
Christian Wohlwend e l'Ajoie: «Vauclair? Sono soddisfatto di poter lavorare con un ds così competente e motivato a portare il club in alto».
Freshfocus, archivio
La grinta non manca: «Obiettivo stagionale? Lasciarci due squadre alle spalle»
Christian Wohlwend e l'Ajoie: «Vauclair? Sono soddisfatto di poter lavorare con un ds così competente e motivato a portare il club in alto».
A Porrentruy il coach 46enne ritroverà anche Nummelin, Bozon e Romanenghi.
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PORRENTRUY - Da qualche settimana Christian Wohlwend è il nuovo allenatore dell'Ajoie. 

L'head-coach 46enne si è accordato con la formazione giurassiana per una stagione, con opzione per quella successiva. «Sono molto contento di avere iniziato questa nuova avventura e ringrazio il club per avermi dato la possibilità di allenare ancora nella massima serie svizzera», ha analizzato proprio Wohlwend. «Sono arrivato in una squadra che ha obiettivi diversi rispetto a quelli che aveva il Davos e sono motivato ad aiutare l'Ajoie a raggiungerli».

L'esperienza del tecnico svizzero-canadese nei Grigioni è durata tre campionati e mezzo. Giunto a Davos nel 2019 Wohlwend si è ritrovato una squadra da ricostruire dopo l'addio di Arno Del Curto e – anno dopo anno – è riuscito nell'impresa di ridare una certa identità al gruppo. L'idillio è poi durato fino allo scorso gennaio, momento in cui il club l'ha sostituito con Immonen. «L'Ajoie – che si appresta a iniziare la terza stagione consecutiva in National League, dopo aver terminato le prime due all'ultimo posto della classifica – è una società ambiziosa e il progetto a lungo termine allettante. Siamo pronti per il traguardo dei pre-playoff e se dovessimo riuscire nel nostro intento, ovvero lasciarci due avversari alle spalle, avremmo raggiunto il nostro obiettivo stagionale. Sarebbe un grande successo».

A Porrentruy il tecnico ritroverà alcune vecchie conoscenze incontrate anche a Lugano, visto che nella sua carriera – dal 2013 al 2016 – si è seduto sulla panchina della U20 bianconera ed è stato assistant-coach della Prima Squadra. Da Vauclair a Nummelin, fino ad arrivare a Romanenghi e Bozon. Oltre a loro ci sono anche gli ex biancoblù Sciaroni, Birbaum e Fischer. «Conosco già gran parte del roster e ho la fortuna di poter nuovamente collaborare anche con alcuni giocatori incontrati quando ero seduto sulle panchine delle nazionali giovanili. Questo faciliterà il mio ambientamento. Vauclair? Ho parlato due volte con lui e devo dire che ha le idee molto chiare. Sono soddisfatto di poter collaborare con un direttore sportivo così competente e stimolato a portare l'Ajoie in alto. Ora il mio primo obiettivo è di imparare bene il francese entro sei mesi».

Come reputi la squadra? «Ho a disposizione un buon roster, gli elementi sono validi e non vedo l'ora di scendere sul ghiaccio. Sciaroni? È un elemento importante per il gruppo, ha esperienza da vendere, conosce il campionato e in generale lo reputo un leader. Sarà anche fondamentale per aiutare i giovani a crescere e a gestire i momenti importanti che incontreremo durante la stagione».

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