I bianconeri hanno disputato una buona prova nei Grigioni: ora serve continuità
LUGANO - Soltanto le squadre che hanno acquisito una certa maturità sono in grado di rialzarsi immediatamente dopo un boccone amaro. Ed è quello che ha fatto il Lugano, andando a vincere sabato a Davos qualche giorno dopo la deludente prestazione di Rapperswil.
Sebbene non sia facile – in un campionato che più pazzo e imprevedibile non si può – ai bianconeri manca ancora un certo ritmo di crociera regolare. Ma la partita di Davos ha mostrato il miglior volto della formazione di Serge Pelletier, ora salita al quinto posto. Attenti e compatti, Fazzini e compagni hanno controllato i gialloblù punendoli nei momenti chiave dell'incontro. Quella fornita nei Grigioni è stata una buona prova d'insieme, durante la quale i sottocenerini non sono praticamente mai usciti dai binari del loro piano-partita.
La qualità c'è, gli uomini chiave anche: ora ad Arcobello e compagni manca “semplicemente” quella continuità di rendimento che, quando i giochi si faranno decisivi, sarà imprescindibile. Anche se in questa stagione, purtroppo, non tutto è sotto il controllo delle stesse squadre. Diverse varianti, legate al virus e quarantene, sono in agguato pronte a scombussolare i piani di tutti. Ma quest'anno va così e come direbbero i francesi: il faut faire avec...