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NATIONAL LEAGUE«Ambrì resta nel cuore. Covid-19? Niente paura, ma continuiamo a rispettare le regole»

22.05.20 - 17:01
Igor Jelovac, dopo quattro campionati ad Ambrì, ha iniziato una nuova avventura a Rapperswil
Keystone/archivio
«Ambrì resta nel cuore. Covid-19? Niente paura, ma continuiamo a rispettare le regole»
Igor Jelovac, dopo quattro campionati ad Ambrì, ha iniziato una nuova avventura a Rapperswil
Il difensore 25enne si sta ancora allenando individualmente: «Sono stato a Rapperswil per i test fisici ed è andato tutto bene. C’è voglia di hockey e di crescere»
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LOSANNA - Quattro stagioni a battagliare con la maglia dell’Ambrì, poi il passaggio al Rapperswil dopo un ultimo campionato stroncato bruscamente dall’emergenza Covid-19. Stiamo parlando di Igor Jelovac, 25enne che in biancoblù ha collezionato 206 presenze nelle varie competizioni. Non poche, per un difensore che ha sempre dovuto lottare per guadagnarsi minuti e responsabilità negli scacchieri di Kossmann, Dwyer e poi Cereda, saldamente al timone nelle ultime tre annate.

«Ad Ambrì ho passato un bel periodo della mia vita, è qualcosa che resterà sempre nel mio cuore - esordisce Igor Jelovac, legatosi ora ai sangallesi fino al 2022 - Ci sono stati alti e bassi sia a livello di squadra che personale, ma nell’insieme mi sono trovato benissimo. Sono stati anni passati molto in fretta e di cui manterrò un bel ricordo».

Playoff, Champions League, Coppa Spengler: le emozioni non sono certo mancate.
«Raggiungere i playoff e aver vissuto anche le magie della Spengler sono i due ricordi più belli. Chiudere al quinto posto e giocarsi i quarti di finale col Bienne è stato magnifico. Tutti volevano che l’Ambrì tornasse tra le top-8 e ci siamo riusciti. È stato qualcosa di speciale. Poi la Spengler è unica. L’ambiente e i momenti a Davos li ricorderò sempre».

Ora però, nel presente, ci sono le mille incognite legate al virus e una stagione da preparare con la maglia del Rappi.
«Assolutamente. In questo momento mi trovo a Losanna, dove sto continuando gli allenamenti a livello individuale. Alcuni compagni si muovono già in piccoli gruppi, ma non è il mio caso. Sono stato a Rapperswil per i test fisici ed è andato tutto bene, l’impatto con la nuova realtà è stato ottimo. C’è voglia di hockey e di crescere a livello sportivo».

Come hai vissuto questo periodo d'isolamento?
«La situazione globale è ben più grave e va oltre lo sport, ma anche per noi è stato qualcosa di straordinario in senso negativo. È stato un periodo lungo ed estenuante. C’è stato del “tele-lavoro” per quel che concerne la parte di analisi video, ma poi si deve lavorare soprattutto sul fisico e lì sta ai singoli».

La stagione 2019/20 è finita agli archivi senza vincitori né vinti. La scelta è stata saggia e obbligata, ma ora resta da capire cosa ci riserverà la prossima. Avvio posticipato? Porte chiuse? Al momento non si possono fare previsioni. 
«Per ora, se guardiamo le cifre, si può dire che siamo sulla strada giusta. La speranza è che non ci siano impedimenti per il regolare inizio della prossima stagione. Ci sono ancora almeno 4 mesi e non mi preoccupo. Il focus resta su settembre. L’importante è che ora si continui a rispettare le regole, nella speranza di poter ricominciare a porte aperte».

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COMMENTI
 

Zarco 3 anni fa su tio
Hcap non lo rimpiange

Evry 3 anni fa su tio
Meglio a Rapperswil, auguri

sergejville 3 anni fa su tio
Lungagnone che -secondo me- ha fatto progressi nell'hcap. E segnava solo contro il Lugano! :-) Una perdita per i BB? Difficile dirlo.

Evry 3 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Certo che segnava solo contro il Lugano, con certi difensori come il 3 che intraprendeva le escursioni fuori settore .... ecc non poteva sbagliare

sergejville 3 anni fa su tio
Risposta a Evry
Un po' mi fai tenerezza e un po' compassione, coi tuoi commenti. Per il resto, non ti conosco.

Bibo 3 anni fa su tio
Buon difensore, anche fisico, ma in impostazione compie ancora moti errori anche gravi, potrà migliorare ma personalmente non mi spiace molto che sia andato via.
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