Hnat Domenichelli, GM del Lugano, ha commentato l'ingaggio dell'attaccante canadese: «Felici di questa soluzione. 3+1? Ora, l'unica cosa che conta, sono i punti»
LUGANO - Abbracciato David McIntyre, prelevato dallo Zugo e messo sotto contratto sino a fine stagione, il Lugano di Kapanen ha una freccia in più nel suo arco. Il 32enne canadese, in Svizzera dal 2016 - 56 reti e 82 assist in 171 partite - è un centro two-ways "pronto all'uso" e che conosce benissimo il nostro campionato.
«Questo è un aspetto molto importante, cercavamo un profilo di questo tipo - esordisce Hnat Domenichelli, GM del Lugano - In dicembre il mercato non offre moltissimo. Abbiamo valutato diverse possibilità e siamo felici di questa soluzione e di avere ora 5 stranieri a disposizione. La nostra situazione di classifica non ci permetteva di aspettare ancora, serviva un intervento sul mercato».
A Lugano ci si attende un Mcntyre affamato (con lo Zugo, in questo campionato, ha totalizzato 3 gol e 2 assist in 17 match).
«Dopo tanti anni a Zugo, per David sono cambiate le cose e ora cercava una nuova sfida. È una scommessa per tutti. Io mi aspetto un giocatore motivato, voglioso di dimostrare che è ancora valido. I suoi numeri, quest'anno, non dimostrano il suo valore. In passato ha già giocato anche con alcuni nostri elementi, anche Suri potrebbe beneficiare del suo arrivo».
Ora per Kapanen ci sono più soluzione. Potrà giocare col 2+2, ma anche il 3+1, formula che in realtà il finnico non sembra prediligere...
«Adesso ci sono 5 stranieri e toccherà allo staff tecnico gestirli. Il messaggio è chiaro e lo era già prima delle ultime tre partite: ora, l'unica cosa che conta, sono i punti. Servono risultati. Chi viene chiamato in causa deve dare tutto per il club. Che sia svizzero o straniero. La mia speranza è che i giocatori si rendano conto della nostra situazione. La crisi sembra superata, ma siamo ancora sotto la linea. Il 3+1? Possibile. Adesso ci sono Wellinger e Vauclair out. Potrebbe essere ancora 2+2, ma anche 3+1».