Solo sette punti separano il Bienne, terzo a quota 62, dal Lugano (nono con 55): per i playoff è bagarre totale. L'Ambrì, fermato in casa dallo Zurigo, è a quota 60 come Tigrotti e Losanna
LUGANO - Diciamolo subito; questo pazzo campionato sta tenendo tutti i tifosi col fiato sospeso. Equilibrata e avvincente come non capitava da anni, la regular season prosegue a ritmo sostenuto (domani si torna già in pista), i turni passano - sono 38 le fatiche delle ticinesi - ma la classifica resta cortissima. Sette miseri punti separano il Bienne, terzo a quota 62, dal Lugano, nono con 55. Una bagarre, una lotta serrata per la top-8 che, tolto il duo in vetta composto da Berna e Zugo e quello sul fondo con Davos e Rappi, coinvolge di fatto tutte le altre squadre.
Vietati i cali di tensione, proibito mollare. Lo sa benissimo il gruppo di Ireland che, nella sua regular season condita sin qui da troppi dubbi e incertezze, ha vissuto sabato una serata (potenzialmente) davvero importante alla Bossard Arena. Battuti venerdì in casa dal Losanna - ko 2-1 in un classico match da 6 punti -, i bianconeri erano attesi 24 ore dopo a Zugo e, con un nuovo stop, rischiavano seriamente di perdere contatto con la riga.
In svantaggio tre volte complici alcune penalità inutili e gli special team ancora deficitari - con un gol subito anche in shorthanded -, il Lugano ha sempre trovato la forza di reagire e l'ha infine spuntata 4-3 col gol-vittoria di Morini (57'). Intascati 3 punti d'oro, la speranza del popolo bianconero è che non si tratti dell'ennesimo fuoco di paglia, ma un punto di svolta per cambiare davvero marcia. È ora, non c'è più tempo per tentennare: già dai prossimi tre impegni - tutti alla Cornèr Arena contro Langnau, Davos e ancora Zugo - ci si aspettano conferme e altri risultati concreti per tornare tra le prime otto e scacciare i brutti pensieri.
Da parte sua l'Ambrì, che sul fronte infermeria ha perso Kienzle per 4-6 settimane a causa di una frattura del piede destro, ha vissuto una settimana agrodolce. Dopo la sudata vittoria col Davos, i biancoblù di Cereda hanno messo in pista i loro punti forti e sono andati ad espugnare all'overtime Les Vernets, dove il Ginevra in stagione ha spesso dettato legge. Bravi nel crearsi (nuovamente) una ghiotta chance per cercare un prezioso allungo in classifica, i leventinesi si sono però “inceppati” alla Valascia contro il solido e rinvigorito Zurigo di Del Curto (1-3).
Poco pungenti sia 5c5 che in powerplay - saranno comunque ben 43 le parate di Schlegel -, i biancoblù hanno fatto breccia col solo Kubalik. Non è bastato. Nessun dramma, ma piuttosto un'occasione persa - non è la prima - per fare un bel balzo in classifica. I punti di margine sul nono rango sono 5: la battaglia, in questo campionato sempre più scoppiettante, continua. Prossimo round domani nella tana della corazzata Berna, poi ci saranno tre match casalinghi con Zugo, Ginevra e Lugano (15 febbraio).