Fin qui capaci di mettere insieme 5 punti in 11 trasferte, i bianconeri ricominceranno la loro corsa in campionato questa sera (ore 19.45) alla Bossard Arena
ZUGO - Davanti ai suoi tifosi lo Zugo è fin qui stato tutt'altro che scintillante. Non è riuscito a giocare con continuità ad alti livelli e, per questo, ha completato un modesto record di sei successi e cinque sconfitte. Le buone notizie, per i bianconeri, finiscono qui.
Già perché, per il resto, i Tori stanno completando una - prevedibile - stagione di altissimo livello. Sono secondi in classifica alle spalle del Berna. Sono reduci da quattro vittorie in fila (a Bienne, a Langnau e due volte con il Davos), hanno un attacco capace di far male (75 reti fatte, come i ticinesi) ma anche e soprattutto una difesa molto solida (52 reti incassate, 10 meno di Chiesa e soci). Nelle ultime dieci giornate, per chiudere il “momento statistica”, hanno poi messo insieme 22 punti, distinguendosi come i migliori del campionato davanti a Losanna e Berna.
Premesso ciò come può il Lugano - 5 punti in 11 trasferte - pensare di tornare in Ticino con qualcosa in tasca? Per tentare di spingere i suoi, Greg Ireland può affidarsi ai precedenti stagionali.
«Sono arrivati tre rovesci in tre uscite», potreste obiettare. Tutto vero. Ma per la legge dei grandi numeri i Tori non possono sempre piazzare l'incornata. E poi le tre sconfitte bianconere, due in National League e una in Coppa Svizzera, sono state sempre risicatissime, arrivate sempre con un gol di scarto. Il Lugano, in quelle tre occasioni (a fine settembre e due volte in tre giorni a fine ottobre) è sempre stato competitivo e agguerrito. È così che dovrà mostrarsi anche questa sera. Con l'atteggiamento giusto, sgambettare una delle grandi favorite al titolo non sarà impossibile. Ma serve la testa...