Reduce dalla stagione della rinascita, l'Ambrì si presenta al via forte di ottimi innesti nel reparto arretrato, ma con alcuni dubbi in attacco, dove a livello di talento la coperta rimane corta
AMBRÌ - La stagione scorsa era quella della rinascita per l'Ambrì. Quella del ritorno alle origini. Quella in cui i leventinesi sono tornati a essere un club formatore. L'anno "zero" dei biancoblù si è concluso con una salvezza tutto sommato tranquilla ottenuta nella finale contro il Kloten. Un primo e importante passo nella giusta direzione. Un primo mattone a cui ne andranno aggiunti altri. Perché, storicamente, il secondo anno dopo una rivoluzione è il più difficile. E confermarsi - fermo restando che l'obiettivo principale dell'Ambrì rimane la salvezza anche quest'anno - non è mai semplice.
Confrontato con un budget sempre più esiguo per il mercato, il direttore sportivo Paolo Duca ha dovuto fare di necessità virtù. Ha salutato quattordici elementi della vecchia rosa e ne ha accolti nove. Con gli arrivi che dovrebbero andare a colmare alcune lacune, soprattutto legate al reparto arretrato, notate nella scorsa stagione. Il primo dubbio risolto è quello relativo al secondo portiere. Il ritorno di Manzato - già autore di uno shutout in Coppa Svizzera - garantisce infatti una sana e proficua concorrenza tra i pali biancoblù. E rappresenta uno stimolo a migliorarsi anche per Conz. Un upgrade non da poco.
Anche la difesa, con le firme del figliol prodigo Samuel Guerra, del possente Jannik Fischer e del poliedrico Lorenz Kienzle, sembrava ampiamente migliorata. Poi, la dolorosa e inaspettata partenza di Michael Fora ha un po' mischiato le carte in tavola. L'addio del capitano è pesante sia sul ghiaccio che nello spogliatoio, ma potrebbe responsabilizzare maggiormente altri giocatori. Su tutti Nick Plastino, già cresciuto in maniera costante la scorsa stagione, e il giovane e talentuoso Christian Pinana, attualmente alle prese con alcuni fastidi fisici.
In attacco la coperta biancoblù rimane, invece, piuttosto corta. Soprattutto se si considera il talento puro. Certo i leventinesi potranno contare sull'estro e il killer instinct di Dominik Kubalik, Matt D'Agostini e Dominic Zwerger. E sulla crescita esponenziale di Marco Müller. Bisognerà invece ancora attendere per giudicare le ultime scommesse di Paolo Duca, ovvero Fabio Hofer e Bryan Lerg. Entrambi a secco nelle partite di preparazione, i due devono ancora ambientarsi al tipo di gioco voluto da Cereda. Particolarmente importante è il ruolo dell'americano proveniente da Rögle, chiamato a essere il primo centro e uno dei leader della squadra. Promettente, per contro, l'impatto avuto dal giovane Johnny Kneubuehler che, dopo un ottimo precampionato, è stato protagonista assoluto nell'esordio leventinese contro il Turgovia. Insomma, l'Ambrì inizia la stagione con diverse certezze, tra cui l'allenatore e l'affidabile quarta linea, e alcuni punti interrogativi. Con la speranza che le scommesse fatte risultino vincenti. Le prime risposte potrebbero arrivare già venerdì alla Valascia contro lo Zugo.
ATTENZIONE A...
Gli uomini chiave: Benjamin Conz / Daniel Manzato, Dominik Kubalik, Dominic Zwerger
L'acquisto migliore: Samuel Guerra
La promessa: Johnny Kneubuehler
Il pronostico di tio.ch: