HCAP«Per Kubalik sono fiducioso. Inti? Il gioco di Arno lo aiuterà»

AMBRÌ - Chiusa la magica cavalcata della Nazionale svizzera al Mondiale in Danimarca, l'hockey alle nostre latitudini è andato per qualche settimana in vacanza. In attesa della nuova stagione i giocatori delle 12 squadre di National League – chi prima e chi dopo – hanno già ripreso a sudare con il chiaro obiettivo di “mettere fieno in cascina” in vista del campionato 2018/19.

Tra queste, ovviamente, c'è anche l'Ambrì di Luca Cereda al quale – per completare il roster – manca ancora il centro straniero che prenda il posto del partente Cory Emmerton. Chissà che poi non possa arrivare, nel caso si presentasse una buona occasione, anche un attaccante svizzero. 

Luca Cereda, come procede la preparazione atletica?
«Per il momento sta andando tutto bene, stiamo seguendo più o meno il medesimo programma dell'anno scorso. Sono state fatte delle piccole modifiche, ma i test di riferimento in nostro possesso ci forniscono dei risultati molto simili a quelli di 12 mesi fa. Hofer è arrivato lunedì e sta svolgendo le sue prime sedute con i nuovi compagni. In generale vedo un gruppo che sta lavorando nella giusta direzione». 

Stranieri a parte: chi deve aggregarsi ancora?
«Fora rientrerà lunedì dalle vacanze, mentre Zwerger attualmente è impegnato con il militare in Austria». 

Capitolo mercato: partito Emmerton, cos'hai chiesto a Paolo Duca?
«È una ricerca comune, non ho fatto nessuna richiesta. Cerchiamo un centro in grado di aiutare la squadra in tutte le situazioni di gioco. Vogliamo un elemento completo che possa mettere al servizio dei compagni qualità da trascinatore. Come sanno tutti, però, c'è un mercato e ci sono le possibilità economiche del club. Bisogna incastrare il tutto, ma il profilo ideale è quello descritto».

Sei fiducioso che Kubalik, grande protagonista ai recenti Mondiali, possa restare? 
«Sono fiducioso, ma come tutti sappiamo il mercato NHL apre tra qualche settimana. Per questo non si può mai dire. Personalmente, nella mia testa, calcolo di averlo in squadra nel primo allenamento sul ghiaccio». 

Due parole sul Mondiale di spessore portato a termine da Fora...
«È stata una logica conseguenza del gioco espresso con noi. Ad Ambrì, nell'ultimo campionato, ha avuto molte più responsabilità sia sul ghiaccio che fuori. Il Mondiale è quindi stata la meritata ciliegina. Sono molto contento per lui».

Capitolo Pestoni: con un allenatore esigente come Arno Del Curto pensi che potrà rinascere?
«Più che con Del Curto, direi con il gioco di Del Curto. Il suo, infatti, è un gioco molto dinamico, offensivo e tecnico che può sposarsi appieno con le qualità del giocatore. A Inti piace creare pericoli in zona d'attacco e, nel sistema dei grigionesi, ha quindi la possibilità esaltare le sue qualità». 

Infine la Nazionale svizzera di calcio. Cereda come la vede all'imminente Mondiale?
«Ho la sensazione che sia un gruppo ben cementato. Inoltre è da diversi anni che lavora assieme. Ha maturato diverse esperienze e penso che in Russia potrebbe essere un buon momento per far qualcosa di bello. Nello sport però ci sono tante componenti che vanno ad influire sul risultato. Vedo però molta serenità nel gruppo...».