Hans Kossmann non sa ancora cosa farà l'anno prossimo e intanto si gode l'impresa dei suoi Lions
ZURIGO - Come capitato esattamente due anni fa - tra l'altro contro il Lugano - Lars Leuenberger saliva sul tetto svizzero con il Berna, ma per l'annata seguente l'head-coach non veniva riconfermato già prima del termine della stagione.
SI tratta della stessa situazione capitata ad Hans Kossmann nella serata di ieri - venerdì 27 aprile - vincitore con i Lions ma costretto, già da oggi, a salutare il gruppo nonostante abbia raggiunto un risultato prestigioso... «Non mi interessa proprio», ha dichiarato un raggiante Kossmann. «Questo successo me lo tengo stretto e rimarrà indelebile nella mia memoria».
È stata tutto sommato una finale equilibrata e sono stati come al solito i dettagli a risolvere la serie... «Arrivare fino a gara-7 è sempre qualcosa di speciale. Ho avuto la possibilità di giungere in finale con un grande gruppo e non è stato semplice gestire ogni situazione, ma alla fine anche sul piano emozionale ci siamo riusciti. Cosa ha fatto la differenza? Le nostre quattro linee nell'insieme erano molto più fresche rispetto a quelle dei bianconeri. Già dai primi minuti di gioco mi ero reso conto che sarebbe andato tutto per il verso giusto. È stato un percorso davvero difficile, anche perché di fronte avevamo un Lugano combattivo. La squadra si è espressa alla grande e paradossalmente senza Pettersson si è rivelata ancora più coesa e trovo che siamo stati intelligenti, dato che siamo riusciti a contenere alla grande i bianconeri fino alla fine».