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LNAKreis tra rammarico e progetti: «Il mio futuro a Zugo? Decido in un paio di giorni»

20.04.17 - 09:15
Il coach dei Tori ha metabolizzato la sconfitta contro il Berna e già guarda alla nuova stagione: «Ha vinto la squadra migliore. I Tori del futuro saranno costruiti pensando ai playoff»
Keystone
Kreis tra rammarico e progetti: «Il mio futuro a Zugo? Decido in un paio di giorni»
Il coach dei Tori ha metabolizzato la sconfitta contro il Berna e già guarda alla nuova stagione: «Ha vinto la squadra migliore. I Tori del futuro saranno costruiti pensando ai playoff»
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ZUGO - La delusione per il titolo solo sfiorato, solo accarezzato, non è ancora svanita; Harold Kreis ha in ogni caso già metabolizzato quanto accaduto nella finale contro il Berna. In fondo il suo Zugo si è battuto, ha lottato, ci ha provato... e si è arreso solo davanti a un avversario davvero fuori portata. Perché così si sono dimostrati gli Orsi di coach Jalonen.

«Alla fine, in una serie best-of-7, vince sempre la squadra migliore - ha raccontato l'allenatore dei Tori - ha trionfato il Berna, giusto così. Se, per primi da molto tempo a questa parte, sono riusciti a confermare il titolo dell'anno passato, è perché gli Orsi hanno grandi qualità. E poi, insomma, una doveva perdere...».

Certo, immaginiamo abbia sperato fino all'ultimo potesse toccare all'"altra"...
«Vero, sicuro. Il rammarico rimane. Però in fondo la medaglia d'argento non è male. Stiamo comunque parlando di un risultato strepitoso per il mio club. Personalmente non posso che essere orgoglioso di quanto fatto dai miei ragazzi: hanno dato tutto dal primo all'ultimo match, non si sono mai tirati indietro».

Potrete ritentare. Prima di tutto, a Zugo il coach sarà ancora Harold Kreis?
«In un paio di giorni deciderò, decideremo, il da farsi. Parlerò con la società e capirò. Penso che insieme si sia fatto un buon lavoro».

Rimanesse, l'obiettivo potrebbe essere uno solo: il titolo.
«Assolutamente, anche se sarà un traguardo difficilissimo da tagliare. L'anno prossimo il gruppo sarà infatti molto diverso da quello degli ultimi mesi: qualcuno lascerà, almeno due o tre giovani dell'Academy giocheranno in pianta stabile in Prima squadra, gli stranieri andranno rivisti... Di lavoro da fare ce ne sarà insomma parecchio. Ma le idee sono chiare».

Ovvero? Quando si ricostruisce una squadra lo si fa pensando al cammino da settembre in avanti o solo a quel che succederà nei playoff?
«Vista l'esperienza maturata negli ultimi anni direi che si punterà sui giocatori che meglio possono affrontare i playoff. Magari così facendo si rischia di perdere qualche punto in regular season - anche se non è detto, visto che per esempio nell'ultima stagione abbiamo fatto meglio rispetto al 2015/16 - ma di sicuro si è più pronti nelle sfide con vista sul titolo. Nella post season dell'anno passato facemmo davvero troppa fatica (arrivò uno 0-4 al primo turno contro il Lugano, ndr). Eravamo forse troppo piccoli e leggeri. Abbiamo imparato...».

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COMMENTI
 

sergejville 7 anni fa su tio
KREIS (campione col Lugano, in compagnia di Zanatta), prima che un allenatore è un SIGNORE; sempre. Chapeau. Altro che scenate alla McSorley, Del Curto ecc.
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