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TOP E FLOPTicinesi in chiaroscuro, la tolleranza zero fallisce su tutti i fronti

25.12.16 - 08:00
Una sola vittoria in cinque partite per Lugano e Ambrì: il 2016 si è chiuso con l'amaro in bocca. Il nuovo metro arbitrale deciso dalla Lega non soddisfa praticamente nessuno
Ticinesi in chiaroscuro, la tolleranza zero fallisce su tutti i fronti
Una sola vittoria in cinque partite per Lugano e Ambrì: il 2016 si è chiuso con l'amaro in bocca. Il nuovo metro arbitrale deciso dalla Lega non soddisfa praticamente nessuno
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO/AMBRÌ - Tre sconfitte rimediate in una settimana da una parte, un KO su due match disputati dall'altra: l'ultima settimana del 2016 non è stata esattamente benevola con le due squadre ticinesi impegnate nel campionato di LNA. La classifica piange, il Lugano vede avvicinarsi a grandi passi le inseguitrici e la linea torna a far paura, mentre l'Ambrì - dopo la sconfitta rimediata a Losanna - ha visto nuovamente scappare il Langnau.

Definire i Top della settimana non è stato esattamente facilissimo, ma per questa volta abbiamo voluto premiare anche alcuni giocatori - come nel caso di Manzato - che pur perdendo hanno provato a dare una scossa alla propria squadra.

Le nostre scelte vi convincono? Qualora non fosse così avete la possibilità di indicare, nel sondaggio allegato all'articolo, qual è la vostra top-6. Sarà solo quel risultato a decretare davvero i migliori “ticinesi” della settimana

Top of the week ticinese:
Portiere: Daniel Manzato (Lugano)
Difensori: Michael Fora (Ambrì), Philippe Furrer (Lugano)
Attaccanti: Lukas Lhotak (Ambrì), Tony Martensson (Lugano), Janne Pesonen (Ambrì)
Top assoluto: Losanna
Flop assoluto: La tolleranza zero

Daniel Manzato: Non giocava da una vita sportivamente parlando ma questa volta il numero 84 bianconero non ha fatto rimpiangere il suo compagno Elvis Merzlikins. A Bienne ha incontrato qualche difficoltà come nel caso del 5-0 incassato, è vero, ma il 32enne ha risposto presente nell'insidiosa trasferta di Zurigo. È stato proprio lui con le sue parate a tenere in piedi il Lugano che, comunque, all'Hallenstadion si è difeso con le unghie e con i denti prima di capitolare sotto i colpi di Pestoni e compagni. Lui e Zurkirchen erano in lizza per la palma di miglior portiere della settimana (il goalie leventinese ha anche vinto una partita, prima di essere sostituito da Descloux al 35' a Losanna), ma abbiamo deciso di premiare Daniel per quanto mostrato a Zurigo, anche perché rientrare dopo tanto tempo non è mai facile.

Michael Fora: L'Ambrì, rinnovandogli il contratto, ha fatto tombola. Difficile trovare difensori così giovani e così forti. Il 21enne ticinese anche questa settimana ha mostrato tutte le sue doti, le sue qualità su entrambi i fronti tanto da mettere a segno anche un assist. Vero qualche sbavatura c'è ancora, ma è anche vero che tutta la squadra a Losanna ha barcollato, mollando dopo aver incassato l'1-4, ma Fora ha il futuro assicurato e la possibilità di crescere sotto tutti i punti di vista.

Philippe Furrer: Nelle difficoltà palesate dal Lugano, il numero 7 ancora una volta dimostra di esserci, di essere una colonna nonostante alcune defezioni e tentennamenti inconcepibili. Fa strano vedere Furrer, anche in 5 contro 3, non tirare mai verso la porta nonostante sia in ottima posizione. Ma è innegabile che, quando l'ex Berna sta bene fisicamente e si può mettere al servizio della squadra, il suo apporto si sente.

Lukas Lhotak: Evidentemente la chiamata e l'aria della nazionale gli hanno fatto bene, molto bene. La rete trovata a Losanna ha premiato il suo buon stato di forma ed è giusto inserirlo nella Top of the week per sottolinearne la crescita e la resa costante dell'ultimo periodo: dopo un avvio di campionato sterile e complicato, il ceco ha trovato la via della rete in sei occasioni nelle ultime otto partite.

Tony Martensson: A volte non lo si vede mai, a volte è completamente fuori dal gioco, ma quando Tony è in serata - o in condizioni eccellenti - si sente e si vede. Il Lugano avrà perso tre partite di fila, lui avrà sciupato due buone occasioni da rete a Bienne, ma alla fine il 36enne - che l'anno prossimo lascerà la Resega - ha siglato quattro reti in una settimana. La speranza per i tifosi bianconeri è che il numero 9 si dimostri un diesel come lo scorso anno, diventando micidiale quando più conta... anche se questo Lugano prima di tutto deve pensare ad arrivarci ai playoff.

Janne Pesonen: Quando il disco arriva sul suo bastone la Valascia si anima, si percepisce che qualcosa può capitare da un momento all'altro. Il finnico, anche nell'occasione dell'1-0 contro il Kloten, dà la sensazione di poter inventare una giocata, un gol, un assist. Pesonen è giunto a quota 10 reti stagionali e tutto l'Ambrì ha bisogno come il pane del suo apporto. Se questo viene a mancare ne risente tutta la squadra.

Top assoluto della settimana: Losanna. Le vittorie del Berna non fanno più notizia ormai, così come quelle dello Zurigo e dello Zugo: le prime tre sembrano fare un campionato a parte nel quale si rubano punti a vicenda, facendo invece incetta di vittorie contro tutte le altre. Tra queste altre spicca proprio il Losanna. A inizio stagione si parlava di favola vodese, di meteora... il gruppo di Ratushny, invece, è una solida realtà che regala anche sogni. I 9 punti conquistati nell'ultima settimana sono eloquenti e hanno messo Nodari e compagni nella posizione di poter dormire sogni tranquilli in vista dei playoff. Certo, il Lugano, ad esempio, ne ha agevolato il compito, ma questo Losanna può davvero stupire.

Flop assoluto della settimana: La tolleranza zero. Potremmo sottolineare il bruttissimo periodo del Kloten, le difficoltà del Friborgo ma questa settimana non possiamo non citare la pessima novità decisa dalla Lega, ovvero quella relativa alla tolleranza zero. Per carità giusto preservare la salute dei giocatori, evitando contatti e interventi brutali, ma cambiare del tutto la fisionomia del gioco sembra davvero troppo. «Sono stati i club a chiedere questa regola», hanno spiegato dalla Federazione, «per equipararsi al giudizio internazionale». Ma ne siamo sicuri? In NHL viene segnalato ogni minimo contrasto? Siamo sicuri che a richiedere questo cambiamento di rotta siano stati quegli stessi club, gli stessi giocatori che non si ritrovano più tra un fischio e un altro e che giudicano questa nuova linea guida degli arbitri «un circo»? Siamo passati dalle cariche alla testa punite incredibilmente con 2' di penalità o neanche viste - come accaduto anche nell'ultima finale dei playoff - a fischiare falli che neanche i giocatori si accorgono di "subire". 101 penalità segnalate solo giovedì sera in tutto il campionato: quasi 17 di media! In 5 contro 5 in pratica non si gioca quasi più e i match sono diventati una sorta di sfida tra gli special teams. Il problema che così facendo le partite non diventano più interessanti, ma più noiose... inoltre gli spettatori sono costretti a vedere giocatori che vanno a contrasto con le braccia aperte per mostrare chiaramente ai giudici di gara di non star commettendo fallo. Come detto da diversi addetti ai lavori, e anche tifosi: «Ridateci il vero hockey».

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La vostra Top of the Week 15

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.
COMMENTI
 

bobà 7 anni fa su tio
...e quindi il gioco comporta scontri e cadute. Non fraintendetemi, il gioco cattivo, va punito. Ora si sta esagerando e le partite diventano noiose con continui arresti di gioco. Per le regole, spesso si prende spunto dall'NHL; avete sicuramente visto delle partite: il gioco viene fermato raramente (pubblicità a parte)

mauro57 7 anni fa su tio
Risposta a bobà
Esatto: in NHL non usano il bastone come "arma" per fermare gli avversari come avviene spesso nel nostro campionato !

mauro57 7 anni fa su tio
Sinceramente nelle ultime partite la maggior parte dei falli fischiati c'erano tutti! C'è differenza tra giocare duro (contrasti anche violenti ma corretti) e il gioco sporco praticato usando il bastone per ostacolare l'avversario.

Gus 7 anni fa su tio
La tolleranza zero è frutto dell'arroganza e della supponenza di Fischer, che ancora una volta sta scaricando le sue responsabilità sugli altri.

El Jardinero 7 anni fa su tio
Risposta a Gus
scusa non capisco che c'entra Fischi con la tolleranza zero?
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