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FCL«Dovremo essere forti nei duelli, vogliamo invertire il trend»

23.02.24 - 18:43
La squadra del Crus si prepara a un trittico rovente con Zurigo, Basilea (in Coppa) e Lucerna: «Quest'anno si può sbagliare ancora meno»
TiPress/archivio
«Dovremo essere forti nei duelli, vogliamo invertire il trend»
La squadra del Crus si prepara a un trittico rovente con Zurigo, Basilea (in Coppa) e Lucerna: «Quest'anno si può sbagliare ancora meno»
Domenica i bianconeri non potranno contare su Grgic (squalificato), Doumbia, Babic, Aliseda, Marques e Steffen.
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LUGANO - Sgambettato dal Servette nell'ultimo turno di campionato, il Lugano ha di fronte a sé un settimana probante e delicata dove si misurerà con Zurigo, Basilea (mercoledì al St.Jakob nei quarti di Coppa Svizzera) e Lucerna. Un trittico che inizia da Cornaredo e dal duello coi tigurini, passati di recente nelle mani di Murat Ural, arrivato al posto di Bo Henriksen. I precedenti stagionali non parlano in favore della truppa del Crus, battuta in entrambi i casi con un secco 3-0.

«Lo Zurigo è una squadra molto fisica e innanzitutto dovremo esser forti nei duelli e sulle seconde palle - interviene il mister ticinese in conferenza stampa - Da quando hanno cambiato guida tecnica stanno però cercando di proporre un gioco un po’ diverso. Vengono alti ad aggredire. Noi dovremo provare a fare la partita e non mollare mai il colpo. Non possiamo farci trovare impreparati: mi aspetto una partita molto maschia e dovrò mettere in campo i giocatori più pronti a un match di questo genere. Di certo non dovrà mai venire a mancare la voglia di combattere dal 1’».

A livello offensivo lo Zurigo fa un po’ fatica (7 gol nelle ultime 9 partite).
«Sì, ma vengono da due successi filati e nel calcio conta quello… in fondo basta fare un gol in più dell’avversario. Poi hanno giocatori sempre pericolosi come Marchesano, Okita e Krasniqi. Sono forti anche sugli esterni. Noi invece abbiamo raccolto un solo punto in due gare e dobbiamo invertire questo trend».

Come sono cambiati col nuovo mister?
«Il loro direttore sportivo ha sempre detto di volere un calcio più offensivo rispetto a prima, dove si difendevano bene e cercavano di sfruttare al massimo le loro occasioni. Domenica dobbiamo aspettarci uno Zurigo un po’ diverso».

Zurigo, Basilea, Lucerna. Quanto è decisiva questa settimana?
«Quest’anno tutte le partite pesano in maniera diversa. Col vecchio formato, anche inconsciamente, ci si poteva permettere di sbagliare qualcosina. Ora no. Ovviamente non ha fatto piacere a nessuno tornare a mani vuote da Ginevra, ma un episodio ha cambiato il nostro match e ci ha fatto perdere compattezza. Tutte le partite pesano, ancora di più quella di mercoledì in Coppa. Ci teniamo moltissimo, ma ovviamente ci tiene anche il Basilea».

Basilea che gioca già domani e avrà un giorno in più di riposo…
«Queste sono le follie che preferisco non commentare più. In Coppa sono rimaste poche squadre di Super League, penso che non ci volesse tanto a fissare le partite lo stesso giorno. Questo però è un discorso a parte e non ho più voglia di entrarci…».

Come vi preparate a queste sfide?
«Il ragionamento ovviamente si allarga alle tre partite. Sappiamo quanto sia importante la prima, perché può generare grande entusiasmo in vista della Coppa. Con i ragazzi che ho a disposizione dovrò essere bravo a trovare le giuste soluzioni e rotazioni».

In casa, nel 2024, il Lugano non ha ancora vinto (due pareggi e una sconfitta).
«Dispiace perché in tre partite abbiamo fatto due punti. Oltre all’YB avevamo due match alla portata con GC e Stade LS, ma non siamo stati abbastanza bravi da portarle dalla nostra parte. Ora conta solo la vittoria. Sappiamo che anche domenica non sarà facile e arriveranno in tanti da Zurigo. Magari in 1'500. Ci sarà un’atmosfera calda, di “tensione”: è un qualcosa che ci deve aiutare».

In settimana avete sicuramente analizzato la partita di Ginevra, col rosso di Grgic al 75’ - col Lugano ancora avanti 1-0 - che ha condizionato il match, poi perso 2-1.
«Ho un gruppo di ragazzi intelligenti e rivedendo il match sanno che avevamo tutto per portare a casa dei punti anche da un campo così difficile. Potevamo fare di più, ma ci sono anche degli avversari e sono stati molto bravi una volta andati in superiorità numerica. Non ci sono messaggi particolari da far passare al gruppo, ma dobbiamo essere più bravi a limitare gli errori».

In generale nelle ultime partite di Super League sono “fioccati” cartellini rossi. Una volta erano quasi “un’eccezione”.
«Il calcio è cambiato e il Var è stato determinante. È cambiato il modo di interpretare le partite, basta vedere le marcature sui calci d’angoli. I difensori devono essere ancora più bravi e concentrati. Ci si deve adattare nel modo più veloce possibile». 

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